Smartwatch NO.1 D6: un originale compromesso tra smartphone-orologio-smartwatch. Recensione completa

no.1 D6 Recensione

Abbiamo già parlato della storia degli smartwatch e di cosa potrebbe rappresentare NO.1 D6.

Premetto che, da quando mi occupo di recensioni, non avevo mai impiegato tanto prima di pronunciarmi su un prodotto. A parte i gusti personali, è quasi sempre molto semplice capire se un oggetto è di qualità o meno, se è utile o meno, se è ben riuscito o meno…

NO.1 D6 è tutte queste cose insieme. In periodi differenti ho pensato l’una cosa o l’altra, e ho quindi ritenuto opportuno valutarlo sulla lunga distanza.

Purtroppo Gearbest, come troppo spesso sta succedendo in questo ultimo anno, ha impiegato molto (troppo) tempo prima di spedirlo. Lo abbiamo infatti acquistato in preordine ($81.80 spedizione compresa), prima della sua immissione sul mercato, ma lo store asiatico ce lo ha spedito solo 2 settimane dopo la data “pattuita”. Peccato, perché per il resto il loro servizio (costo e spedizione) sono sempre di primo livello.

Di seguito le specifiche tecniche descritte sul sito NO.1

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Unboxing (voto 7)

NO.1 D6 arriva in una simpatica scatola cubica di cartone bianco

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Il contenuto è quanto ci si aspetta da uno smartwatch con, in aggiunta, un pennino puntatore universale e un piccolo breviario di utilizzo.

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Design (voto 4)

Ritengo sia corrette separare, nel giudizio, l’argomento “Design” dai “Materiali” utilizzati nella costruzione. Ciò in quanto il mio giudizio su questi 2 argomenti, che generalmente associo, è diametralmente opposto.

Il Design, purtroppo, è veramente scadente. E’ un vero peccato perché dalle foto e dalla pubblicità mi era sembrato un bello smartwatch rettangolare, old style, che potesse confondersi nel braccio proprio come fosse un orologio “vero”.

Invece la realtà è differente. Lo smartwatch è si rettangolare, ma con 2 discreti difetti che lo rendono subito leggibile come oggetto di dubbio gusto:

  1. la cornice intorno al display è molto (troppo) grande.
  2. Una buona parte dell’altezza del display è occupata da 3 tasti fisici a sfioro, proprio come se avessimo in mano uno smartphone: Menu, Home, Indietro.

Se questi 2 aspetti possono quasi (…forse…) passare inosservati a display spento:

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Non si può dire altrettanto del display acceso, dove si nota subito la sproporzione tra cornice cieca e display.

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Altro aspetto non perfettamente riuscito è lo spessore: veramente alto! E’ pur vero che la cassa è di acciaio e tutto sommato non sfigura, ma le sue dimensioni risultano eccessive.

L’impressione è di avere per le mani un oggetto di valore degli anni 80 più che un sofisticato smartwatch del 2016.

Dato però che i gusti sono estremamente soggettivi, devo ammettere che in questo mese mi sono imbattuto in persone che mi hanno fermato per farmi i complimenti per il bell’orologio, e in persone che mi hanno chiesto cosa fosse “quella patacca” al polso…

Insomma: l’estetica è sicuramente un aspetto che non può essere giudicato in maniera universale, ma il mio parere non verte a favore delle scelte dell’azienda.

Sarebbe stato sufficiente optare per l’eliminazione dei tasti fisici (che sarebbero potuti essere interni al display acceso come in molti smartphone) per camuffare l’aspetto smart e farlo passare inosservato come un normale orologio vintage.

Materiali (voto 9)

Se c’è una cosa che differenzia NO.1 D6 dagli altri smartwatch acquistabili nella stessa fascia di prezzo, sono i materiali di costruzione che, qui, sono veramente ottimi!

Il cinturino è di vera pelle e, soprattutto, di qualità eccelsa. Dopo un mese di utilizzo quotidiano (allacciandolo tutte le mattine e slacciandolo tutte le notti) in situazioni anche difficili (moto, barca), è ancora perfetto senza una sgualcitura. Di seguito le foto appena scattate mentre scrivo dopo, appunto, un mese di utilizzo:

NO.1 D6 materiali 0 NO.1 D6 materiali 1 NO.1 D6 materiali 2

La cassa è di acciaio lucido che nel primo mese non si è minimamente opacizzato come avrebbe fatto un metallo scadente o, ancor peggio, un “finto metallo”.

L’unico difetto è che essendo così lucido è estremamente suscettibile a graffi o bugne.

NO.1 D6 materiali 3

Anche il display è di ottima fattura: la casa dichiara che si tratta di zaffiro, tanto da pubblicare sul proprio sito questa immagine.

no.1 d6 vetro zaffiro

Io non sono sicuro sia realmente zaffiro (per il prezzo pagato dovrebbe essere veramente un regalo), ma posso comunque confermare che è un cristallo di ottima lucentezza e durezza.

Il fondo di NO.1 D6 è invece in plastica, ma questo è assolutamente normale in quanto:

  1. la scocca è apribile per accedere a batteria e sim
  2. sono presenti i sensori del battito cardiaco
  3. sono presenti le calamite necessarie al collegamento del cavo usb di ricarica/pc

Analizzando tutti i materiali con cui è costruito lo smartwatch, l’unica pecca che accuso è la calamita del cavo usb che è veramente di pessima qualità!

Per collegare NO.1 D6 alla corrente infatti è necessario utilizzare il cavo fornito con connettori calamitati (tipica degli smartwatch) che, però, usa calamite di bassissima qualità, per cui basterà sfiorare l’orologio durante la carica per disconnettere il cavo. Per poterlo ricaricare o collegare al pc è pertanto indispensabile lasciare l’orologio immobile con cavo collegato e assicurarsi di non toccare nè uno nè l’altro. Non risulta pertanto possibile usare o guardare l’orologio mentre si sta caricando (anche perché deve rimanere obbligatoriamente a testa in giù).

NO.1 D6 materiali 4

Software (voto 8)

Aspetto atipico per uno smartwatch, ma NO.1 D6 può permettersi il lusso di essere recensito anche per la categoria software. Ciò in quanto, come ampiamente spiegato nell’articolo di presentazione, la casa produttrice NO.1 ha optato per non usare nè un sistema operativo proprietario (come il 90% degli smartwatch di fascia economica) ma neanche Android Wear, il firmware creato da Google appositamente per questo tipo di orologi.

NO.1 ha quindi scelto di dotare il D6 di una versione pressoché completa di Android Lollipop 5.1 a 32bit.

Fin dal primo avvio vi sembrerà di avere per le mani un microtelefono più che un orologio!

Sempre al primo avvio vi saranno chieste le vostre credenziali Google (consigliate sebbene non obbligatorie, ovviamente, esattamente come per qualsiasi smartphone recente), avrete il classico drawer (menu contenitivo di tutte le app installate), il play store, le impostazioni a cui siete abituati col vostro telefono, ecc…

Unica differenza è che al posto del classico desktop con icone e widget, avrete un desktop che simula le lancette dell’orologio e nessuna altra icona che sporchi la pulizia del “finto orologio”.

Per accedere al menu e alla classica interfaccia Android è sufficiente scorrere dal basso verso l’alto col dito.

Se invece l’interfaccia preimpostata non vi piace, è sufficiente cliccarci sopra e tenere premuto per alcuni secondi per aprire una gran quantità di interfacce precaricate nell’orologio. Se poi non trovaste quella che fa per voi (ma sono veramente tante), continuando a scorrere tra le varie interfacce, ne potrete scaricare tante altre.

NO.1 D6 interfaccia

Detto questo, se volete, potete sfruttare le potenzialità offerte dal fatto di avere per le mani un microtelefono invece di un semplice smartwatch, e installare un launcher alternativo e usarlo con interfaccia uguale al vostro smartphone o usare uno degli infiniti widget installabili su launcher tipo Nova, rendendo il vostro D6 veramente unico.

NO.1 D6 launcher nova 0
esempio di interfaccia creata con Nova Launcher

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L’utilizzo di launcher alternativi ha purtroppo il difetto di consumare la batteria ad una velocità pressoché doppia rispetto all’interfaccia originale e, per questo, dopo averci giocato per qualche giorno, sono tornato al sistema di fabbrica.

Nel complesso il sistema operativo è stabile e privo di bachi. Da notare – a favore della NO.1 – che da quando ho ricevuto lo smartwatch sono già arrivati ben 3 aggiornamenti automatici e, ogni volta, è stato migliorato qualcosa fino ad arrivare al sistema attuale estremamente stabile.

Altra possibilità fornita da D6 è la possibilità di installare qualsiasi app presente nel Play Store o anche qualsiasi file apk che vogliate. Il giga di ram vi consentirà di far girare veramente qualsiasi cosa e gli 8 giga di rom non sono da meno rispetto ad uno smartphone attuale di fascia bassa.

L’unico limite di D6, da questo punto di vista, è la dimensione del display: per quanto 1.6 pollici siano una buona dimensione per un orologio, è pretenzioso usare questo display per vedere foto, scrivere messaggi, leggere articoli, o altro…

Insomma: col D6 potreste fare qualsiasi cosa che siete abituati a fare col vostro smartphone, ma dopo poco vi passerà la voglia di farlo, perché le dimensioni del display sono estremamente limitanti.

Per darvi un’idea più precisa di quanto dico, potete vedere nella foto sotto cosa succede se aprite l’app dei messaggi (succede la stessa cosa con WhatsApp o qualunque programma che preveda la scrittura). La tastiera invade la quasi totalità del display, per cui non riuscirete a leggere quello che state scrivendo, col risultato che – a causa della tastiera eccessivamente piccola rispetto alle vostre dita – alla fine rischierete di inviare un messaggio pieno di errori.

NO.1 D6 tastiera

Connettività (voto 8)

Qui NO.1 D6 gioca la sua carta vincente. Pochi sono, infatti, gli smartwatch che possono vantare l’utilizzo di una microsim con tanto di modem 3g (scelta abbastanza azzeccata dato che la rete 4g sarebbe stata eccessiva su un orologio).

Col D6 potrete collegarvi:

  1. alla rete wi-fi
  2. bluetooth
  3. gps
  4. alla rete gsm
  5. alla rete 3g wcdma (per chi non masticasse le sigle, si tratta delle frequenze utilizzate da qualsiasi smartphone fino al 2013 circa)

La connessione wifi è efficace e funzionale sebbene non sia il massimo. E’ vero che la connessione è immediata e veloce (a parte il tempo necessario per digitare la password con la piccolissima tastiera a disposizione) ma le disconnessioni wi-fi sono continue, pertanto non sarà infrequente che il download di un grosso file impieghi un sacco di tempi morti. Su questo punto è auspicabile che un ulteriore aggiornamento possa eliminare questo difetto.

La connessione Bluetooth è buona, tanto che l’aggancio con lo smartphone è immediato. Personalmente la utilizzo molto anche per poter navigare sfruttando la rete 4G dello smartphone mediante la funzione tethering Bluetooth del telefono. In questo modo è possibile infatti avere la connessione anche nello smartwatch senza però dover inserire una sim.

La ricezione del segnale gps è buona. Purtroppo manca la bussola per renderla perfetta, ma comunque la navigazione con google maps è impeccabile. Questa è una funzione che utilizzo molto andando in giro sulla moto: sfruttando la rete dati del telefono, il gps del D6, google maps installato su quest’ultimo, la funzione di navigazione vocale di google maps consente di usare la mappa anche senza doversi distrarre dalla guida e senza dover staccare le mani dal manubrio.

La rete gsm, così come quella 3g, è ben sfruttabile. Il segnale viene ricevuto senza problemi e non ho notato zone in cui la ricezione del D6 sfigurasse rispetto ad un buono smartphone.

L’audio delle telefonate, per evidenti motivi, è limitato ma non per questo di basso livello: il microfono è posto sulla cassa (è visibile il buchino attraverso cui passa l’audio in basso, sotto il tasto centrale “home”) e questo vi obbligherà a parlare con la mano vicino alla bocca.

NO.1 D6 microfono

L’audio invece esce dalla cassa posteriore e ha un volume non altissimo, ma sia voi, sia i vostri interlocutori sentirete senza problemi.

NO.1 D6 cover

La cosa che ritengo poco funzionale è l’idea che per telefonare si possa usare uno strumento con cui si è obbligati al vivavoce. A meno che non siate degli esibizionisti, non riuscirete ad utilizzarlo per telefonare quando siete per strada, sul bus, in banca o in ufficio…

Questo però è un limite non certo di questo smartwatch, ma di tutti quelli che hanno le pretese di gestire le telefonate (sebbene in maniera completamente differente, l’Apple Watch solo per citare forse il più blasonato).

Sensori aggiuntivi (voto 6)

NO.1 D6 vanta:

  • sensore di battiti cardiaci
  • pedometro.
  • barometro

Il pedometro è molto preciso: testato su percorsi brevi e lunghi ha sempre dato risultati in linea con la realtà e, insieme, restituisce anche le calorie ipoteticamente bruciate, la statistica dei passi compiuti e le distanze percorse in base al calendario.

Anche il sensore di battiti cardiaci fa il suo lavoro, ma purtroppo non ho avuto modo di calcolarmi i battiti con strumenti differenti per poter dare un giudizio più preciso.

La cosa che invece non mi è piaciuta è l’impossibilità di avere il monitoraggio in continuo. Il lettore di battiti sarebbe infatti più utile se ci fosse una misurazione costante nella giornata e, la sera, potessimo vedere il grafico per capire dove – e se – ci sono stati dei picchi.

Il monitoraggio puntuale (che avviene tenendo premuto un dito sul display per una decina di secondi) a mio avviso è di scarsa utilità e la misurazione diventa più un gioco che altro.

Il sensore barometrico invece mi lascia perplesso: non metto in dubbio che sia presente come indicato nelle specifiche. La app infatti c’è e funziona egregiamente (i risultati sono sempre corretti) ma funziona SOLO se il D6 può usufruire di una connessione internet, altrimenti la misurazione non parte. E’ come se la rilevazione venisse ricevuta via internet in base alla posizione e non con un vero sensore interno. Insieme alla pressione atmosferica vi restituisce anche i metri sul livello del mare in cui vi trovate.

Come già detto invece manca la bussola.

Notifiche (voto 4)

Utilizzando D6 come smartwatch “normale”, l’orologio si collega allo smartphone e vi informerà quando riceverete telefonate, sms e, impostando l’apposita applicazione (il cui unico difetto è una traduzione italiana veramente pessima), funzionerà anche con gmail, email, whatsapp e praticamente qualsiasi altra app abbiate installata sul telefono.

Qui però sta il vero limite del D6: se riceverete una notifica, leggerete mittente e prima riga del testo che, però, non potrete gestire dall’orologio. Una volta visto che è arrivata una notifica, anche se ci cliccate sopra non succederà niente: dovrete comunque prendere il telefono per leggerla ed eventualmente rispondere.

Se subito dopo aver ricevuto una notifica ne riceverete una seconda, e poi una terza, ecc… otterrete solo il conteggio delle notifiche totali, senza neanche poter più vedere da dove o da chi arrivano.

In questo tipo di utilizzo (non sim installata nel D6, ma solo smartwatch collegato al telefono) anche la gestione delle telefonate è impossibile: sul display leggerete chi vi sta chiamando, ma non avrete la possibilità di rispondere dallo smartwatch (ed è un vero peccato, visto che l’hardware c’è…): dovrete comunque prendere il telefono e rispondere da lì.

La sua utilità in questo ambito si limita solo a quelle volte che non avrete il telefono sotto mano e volete sapere quando andare a prenderlo… O al limite se siete in moto e volete sapere – in base al mittente – se è necessario fermarvi per rispondere o meno. Niente di più.

Altro aspetto fastidioso è che una volta che lo smartwatch sarà collegato allo smartphone, non potrete allontanarvi più di pochi metri dal telefono perché altrimenti partirà un allarme a volume discretamente forte che per essere disinnescato vi obbligherà a tornare indietro dove si trova il telefono per cliccare OK: il classico esempio è che siete in ufficio con i colleghi, dovete andare in bagno e comprensibilmente non vi portereste il telefono dietro (ma l’orologio si, dato che lo avete al polso): appena avrete chiuso la porta del bagno il telefono inizierà a squillare infastidendo tutto l’ufficio fino a che non tornerete a spegnerlo. E’ una sorta di avviso che è impostato per informarvi che il segnale BT si è perso, ma il vero difetto è che non mi risulta sia disinseribile e tantomento disinnescabile da uno solo dei 2 apparecchi.

Batteria (voto 6.5)

Dopo l’ultimo aggiornamento di firmware ricevuto (tutti rigorosamente automatici via OTA) la durata della batteria è aumentata quasi del 300%.

Se infatti le prime settimane ero demoralizzato dal dover mettere in carica l’orologio ogni poche ore -nonostante una batteria da 450mAh che non è per niente piccola – subito dopo il terzo aggiornamento la batteria dura 2 giorni pieni (notte esclusa) nell’utilizzo smartwatch con tutte le notifiche push dello smartphone attivate (sms, chiamate, whattsapp, gmail, email, linkedin, calendario).

Utilizzando Nova launcher e un suo widget come interfaccia orologio, la carica non arriva invece alla prima notte.

NO.1 D6 batteria con nova launcher

Benchmark (voto 8)

Sebbene non sia frequente misurare il benchmark di un orologio, il fatto di avere Lollipo installato mi ha messo la curiosità di confrontare NO.1 D6 agli smartphone che ho testato in questi anni.

Ho quindi installato Antutu Benchmark dal Play Store e il risultato mi ha lasciato piacevolmente impressionato: 22765!

NO.1 D6 antutu benchmark

Per verifica, ho anche utilizzato Antutu per controllare l’hardware realmente presente nello smartwatch:

NO.2 D6 antutu test 7 NO.2 D6 antutu test 6 NO.2 D6 antutu test 5 NO.2 D6 antutu test 4 NO.2 D6 antutu test 3 NO.2 D6 antutu test 2 NO.2 D6 antutu test 1 NO.2 D6 antutu test 0

Giudizio finale

Lo smartwatch NO.1 D6 può essere riassunto in questo modo: fa tantissime cose, forse troppe, ma per farne troppe non ne fa nessuna in maniera veramente eccelsa.

Uno strumento da avere se volete capire se questo tipo di tecnologia vi interessa.

Il suo utilizzo però risulta castrato sotto più punti di vista:

se avete una sim da dedicargli potete portarlo in giro senza dover per forza avere appresso il telefono e, in questo caso, otterrete dal D6 il massimo (sebbene dobbiate comunque fare i conti con un display da 1.6″).

Se invece non avete una sim da dedicargli, a quel punto si aprono 2 scenari di utilizzo possibile:

  1. smartwatch con notifiche dello smartphone, ma in base a quanto avrete già capito, il suo utilizzo risulta piuttosto inutile in quanto le notifiche potrete solo vederle (non tutte) e non interagirci;
  2. smartwatch che sfrutta anche la connessione internet dello smartphone (io lo uso così): in questo caso potrete scaricare sul D6 tutte le app che volete e a quel punto riceverete non solo le notifiche, ma i duplicati di tutte le cose che succedono nel telefono (whattsApp o gmail compresi) e dall’orologio potrete leggere o rispondere. Il limite di questo tipo di utilizzo è dato dalle dimensioni della tastiera e dal fatto che la gestione delle notifiche telefoniche legate alla sim (sms o chiamate) è comunque limitata come descritto sopra e non potrete quindi rispondere.

Ne consiglierei l’acquisto al mio miglior amico? Se volesse capire cosa è uno smartwatch e volesse spendere poco ma avere al polso un oggetto di vera pelle e metallo sicuramente si.

Se però lui stesse cercando un vero smartwatch, lo dirotterei verso altri apparecchi di marchi più famosi che utilizzino Android Wear.

Potrebbe interessarti anche l’articolo: Migliori Smartwatch con Android Wear

Commento extra

Oltre a tutto ciò che è stato descritto sopra, NO.1 D6 offre un vantaggio che non tutti potranno o vorranno sfruttare ma che è prerogativa pressoché unica dei dispositivi con cuore Mediatek: la facilità di modificare/flashare il sistema e, soprattutto, la possibilità di resuscitarlo nel caso in cui dovesse all’improvviso spegnersi e non riaccendersi (il cosiddetto brick, che può avvenire per innumerevoli motivi).

Mi spiego meglio: i primi giorni che ho avuto per le mani il D6, ho cercato subito di ottenere i diritti di root (privilegi di amministratore che consentono di compiere operazioni software che altrimenti sarebbero non possibili).

Ho trovato un forum cinese (che adesso so non essere attendibile) in cui si diceva che il modo migliore per ottenere questi diritti su NO.1 D6 era l’utilizzo del software kingroot: bene, se avete letto lo stesso forum, non lo usate!

Io ho provato con più versioni di kingroot e (nel dubbio che il nome fosse riportato male) ho provato anche con una serie di software simili, installandole sia nell’orologio che nel computer e collegando l’orologio via usb. Il risultato è stato sempre lo stesso: D6 morto!

Si spegne e non si riaccende più (che simpatici buontemponi quelli che ne consigliano l’utilizzo…).

A questo punto per riaccenderlo le ho provate tutte senza mai ottenere un risultato, e per un attimo ho temuto di doverlo buttare. Poi mi è balenato in mente: “ma la CPU è Mediatek. Proviamo con FlashTool“.

Detto fatto, smartwatch rinato come nuovo. Come?

Procedura di Unbrick

Andate, col pc, alla pagina internet http://en.001phone.cn/download-50.html e da lì vedete quale è l’ultima versione firmware del D6 e scaricatela. Al momento in cui scrivo potete scaricarla direttamente da qui https://goo.gl/lxbON4 ma non è detto che questa resterà a lungo la versione più aggiornata… (poco male se scaricate comunque questa perché non appena avrete fatto rinascere il vostro D6, automaticamente lui scaricherà l’ultimo aggiornamento).

Il file che scaricherete contiene al suo interno tutto quello che vi serve: driver da installare nel pc affinché venga riconosciuto l’apparecchio con cpu Mediatek, firmware, Flashtool.

Prima di tutto installate i drivers nel pc, poi decomprimete FlashTool e il firmware (è il file compresso con nome simile a w602_wgl.D6.Foreign.80.emmc.w.s.160616-223123).

  • Aprite FlashTool col tasto destro del mouse in modo da poter attivare l’esecuzione come amministratore.
  • Cliccate su Scatter-Loading
  • Nella finestra che si apre andate a cercare il file scatter che era presente nel file del firmware compresso
  • A questo punto si saranno caricate tutte le righe bianche e verdi nella finestra
  • Senza toccare altro schiacciate il tasto in alto a sinistra con la scritta Download
  • Spegnete il D6 (in realtà se state seguendo questa operazione per ottenere l’unbrick, sarà già spento…)
  • Collegate il cavo calamitato all’orologio ma assicuratevi che il D6 sia in un punto da cui niente e nessuno potrà muoverlo per il prossimo minuto
  • Dopo aver collegato il cavo calamitato al D6, collegate l’altro estremo al pc.

A questo punto possono succedere 2 cose:

  • FlashTool inizia a lavorare, fa partire una banda colorata che scorre fino a che – dopo un paio di minuti – vi restituisce il popup con la freccia verde come da immagine sotto. Se siete arrivati a questo punto, avete finito. Scollegate il cavo usb e riaccendete tranquillamente il D6 che sarà rinato come nuovo di fabbrica!

no.1 d6 flashtool 0

  • Sul pc vi esce una schermata con su scritto BROM ERROR e tutto si inceppa. Non preoccupatevi, al 90% è sufficiente rilanciare l’operazione cambiando porta usb nel pc (a me è successo e ho risolto in questo modo).

 

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