Wiko Fever è uno smartphone Dual SIM 4G di fascia media che è possibile acquistare online e nei migliori negozi di elettronica ad un prezzo di circa 200 euro, dato che è in commercio da un po’ di tempo (settembre 2015) mi domando se il Wko Fever è ancora uno dei migliori smartphone Dual SIM 4G che si può comprare con meno di 200 euro. Scopriamolo insieme con questa mini recensione del Wiko Fever.
Le caratteristiche principali di Wiko Fever sono:
- schermo IPS da 5.2 pollici FHD con vetro Corning Gorilla Glass 3 con effetto curvatura 2,5D;
- SoC Mediatek MT6753 Octa-core Cortex-A53 fino a 1.3 GHz, GPU Mali-T720MP3;
- 3GB di RAM, 16GB di memoria interna espandibili con micro SD (slot dedicato);
- fotocamera principale da 13MP con flash led, secondaria da 5MP con flash led;
- frame in metallo, alluminio con cornice fosforescente che si vede al buio;
- Dual SIM 4G-LTE supporta anche la frequenza a 800 MHz;
- porta USB 2.0 OTG, Bluetooth 4.0, WiFi 802.11 b/g/n;
- GPS, A-GPS;
- sensore di prossimità, luminosità, accelerometro, bussola, giroscopio;
- batteria da 2900 mAh non removibile;
- dimensioni 148×73,8×8,3 mm, peso 143 g;
- sistema operativo Android 5.1 Lollipop praticamente stock.
Quando acquisti il Wiko Fever e fai l’unboxing, all’interno della confezione trovi il cellulare, un caricabatteria da 1A un po’ bruttino, un cavo USB – micro USB, gli auricolari, tre adattatori, da nano sim a micro sim, da micro sim a standard sim e da nano sim a standard sim.
Wiko Fever ha un bel design, la cornice in alluminio gli conferisce un aspetto premium, bello anche l’effetto della curvatura tipo vetro 2,5D, anche se sarà più difficile applicarvi una pellicola protettiva oppure uno screen protector in vetro temperato.
Sul lato destro troviamo i tasti volume +/- e il tasto power, sul lato inferiore è presente il foro (unico) per il microfono e la porta micro USB OTG, sul lato superiore il jack audio, il lato sinistro è libero.
Sopra il display sono posizionati led di notifica, fotocamera selfie, capsula auricolare, sensore di luminosità e prossimità, flash led.
Sul retro del cellulare è presente la fotocamera principale con il flash led e lo speaker.
Stona un po’ l’ampio spazio non utilizzato sotto lo schermo, come se ci fossero i pulsanti soft touch e tasto home, ma non ci sono, la qualità costruttiva non è al top, mi riferisco alla cover posteriore in plastica con effetto simil pelle, è di bassa qualità, inoltre non aderisce perfettamente al telaio del Wiko Fever, la rimozione della cover è abbastanza difficoltosa, in una occasione la plastica dove si aggancia la cover si è sollevata a livello dello slot per la SIM 1, questo problema per fortuna non si è più presentato.
Il modello che ho acquistato nella colorazione bianca al buio mostra una modesta fosforescenza.
Ricordo che il Wiko Fever è il “gemello omozigote” del Micromax Canvans 5 E481, Micromax è indiana e realizza smartphone di buona qualità.
Lo schermo del Wiko Fever è la parte di questo cellulare che mi piace di più, specialmente se considero che è montato su di un cellulare di fascia medio/bassa.
Il colori sono brillanti, buona la fedeltà cromatica, secondo il mio luxmetro la massima luminosità arriva a 320 lux ed è abbastanza uniforme, buona la visibilità al sole, ampio l’angolo di visione.
Il display del Wiko Fever è un IPS da 5.2 pollici Full HD, multitouch 5 punti, con una giusta sensibilità al tocco delle dita, protetto da un vetro Corning Gorilla Glass 3 con effetto curvatura 2.5D e trattamento oleofobico.
E’ presente il doppio tap per il risveglio dello schermo, bisogna impostarlo andando in impostazioni e attivando lo sblocco intelligente.
Sempre in impostazioni all’interno del menù Display troviamo la voce Miravision, dove è possibile impostare la modalità immagine in standard, vivido e modalità utente, impostandola in modalità utente sarà possibile intervenire su contrasto, saturazione, luminosità, nitidezza, temperatura colore.
Wiko Fever è uno smartphone Dual SIM 4G LTE Cat.4 fino a 150Mpbd in download e 50 Mbps in upload, supporta tutte le frequenze UMTS e LTE utilizzate in Italia dagli operatori di telefonia mobile TIM, WIND, Vodafone, 3 H3G.
Rimuovendo la cover posteriore in plastica troviamo i due slot per le micro SIM, la gestione della doppia SIM è tutta via software, quindi è possibile lo switch a caldo della connessione dati dalla SIM 1 alla SIM 2 e viceversa.
In impostazioni, Schede SIM è possibile attivare disattivare singolarmente le due SIM, selezionare la SIM preferita per la rete dati, per le chiamate, per i messaggi MMS.
Purtroppo non è possibile impostare, per ogni contatto presente in rubrica, una preferenza su quale delle due SIM utilizzare per la chiamata.
Lo switch a caldo della connessione dati è decisamente rapido.
Sul Wiko Fever non ho riscontrato problemi di ricezione, la qualità audio in capsula auricolare è buona il volume poteva essere un po’ più alto, durante la chiamata il nostro interlocutore ci sentirà bene.
Wiko Fefer ha una fotocamera posteriore da 13 megapixel, in grado di scattare foto in formato 4:3 di dimensioni 4160 x 3120 pixel, la qualità delle foto scattate non è delle migliori, ma stiamo parlando di uno smartphone venduto a meno di 200 euro, direi che è in linea con altri smartphone android cinesi Dual SIM con sensore da 13MP, sicuramente chi acquista Wiko Fever non lo fa per la qualità delle foto che è in grado di scattare.
I problemi riscontrati sono un po’ i soliti che si trovano negli smartphone economici, foto con molto rumore se scattate in condizioni di luminosità non ottimale, messa a fuoco non sempre precisa.
L’applicazione fotocamera è abbastanza completa, i comandi sono tutti a portata di “dito”, ci sono diverse modalità di scatto, tra le quali spicca la modalità professionale, dove è possibile impostare manualmente saturazione colore, bilanciamento del bianco, ISO, messa a fuoco, esposizione.
La modalità HDR funziona bene e permette di catturare più dettagli in zone scure.




Carina è anche la modalità DualView dove è possibile inserire all’interno della foto principale uno scatto catturato con l’altra fotocamera, per esempio il proprio volto mentre si sta scattando la foto.
La fotocamera anteriore da 5MP con flash led scatta selfie di buona qualità.
Su Google Drive trovi alcune foto scattate con il Wiko Fever.
Per quanto riguarda i video, con Wiko Fever si possono registrare alla massima risoluzione 1080p, quindi Full HD a 30 fps e vengono salvati in formato .3gp, la qualità dei video registrati è in linea con quella di altri smartphone nella stessa fascia di prezzo, ovviamente durante la registrazione dei video in movimento bisogna avere una mano ferma, fatica un po’ la messa fuoco automatica quando si registrano soggetti in movimento.
Su Google Drive trovi un video girato con Wiko Fever.
Molte delle migliori recensioni sul Wiko Fever mettono in evidenza la scarsa qualità della fotocamera posteriore del Wiko Fever, secondo il mio modesto parere bisogna considerare che comunque stiamo parlando di uno smartphone da meno di 200 euro che guarda più alle prestazioni generali piuttosto che alla qualità della fotocamera. Samsung Galaxy S3 Neo, smartphone da 150 euro, probabilmente scatta foto migliori anche se ha un sensore da 8MP, tuttavia non ha lo schermo FHD, non è 4G, non ha i 3GB di RAM ecc..
Sul Wiko Fever troviamo installata una ROM Stock basata su Android 5.1 Lollipop, il sistema operativo è poco personalizzato da Wiko e le poche applicazioni di sistema installate non sono così invasive come succede per alcuni smartphone android cinesi, sono presenti le principali app di Google e Chrome è il browser stock.
Non è presente il drawer, quindi le applicazioni sono tutte nelle schermate principali, con uno swipe da centro verso l’alto in una delle schermate home è possibile personalizzare gli sfondi, l’effetto transizione tra le diverse schermate e inserire widget.
Il software di Wiko Fever permette il risveglio del display con un doppio tap, ci sono poi altre gesture che si possono fare a schermo spento per accedere direttamente alla fotocamera, torcia, lettore musicale, inoltre si possono attivare alcune Smart Gesture come per esempio il doppio tocco sul tasto home per bloccare il display.
Tra le voci presenti nel menù quick setting (non personalizzabile) troviamo anche i profili audio e risparmio energico.
E’ possibile programmare accensione e spegnimento del dispositivo a certi orari per tutti o solo per alcuni giorni della settimana.
Sopra il display a sinistra è presente il led di notifica RGB che s’illumina di rosso quando riceviamo una notifica, purtroppo non si possono configurare i colori.
Quello che colpisce positivamente quando si parla di Wiko Fever è la fluidità generale del sistema operativo, grazie anche ai 3GB di RAM, in particolare mi riferisco al passaggio tra le diverse schermate home, navigazione all’interno dei vai menù, fluidità nello scorrere le applicazioni aperte di recente, il browser Chrome funziona perfettamente e non ci sono problemi con pinch in e pinch out, anche quando vengono caricate pagine web molto pesanti.
Il sistema operativo pur offrendo una fluidità generale molto buona, sembra non essere ottimizzato al meglio per via di tempi di ricarica veramente troppo lunghi, ma ne parlerò meglio più avanti.
L’aggiornamento ad Android 6.0 Marshmallow per Wiko Fever non è ancora stato rilasciato, “voci in rete” parlano di maggio 2016.
Wiko Fever monta come SoC un Mediatek MT6753 octa-core, lo stesso che troviamo in praticamente tutti i migliori smartphone cinesi Dual SIM 4G di fascia media tipo UMI Touch, Ulefone Power, ha 3GB di RAM e 16GB di memoria interna, di cui 5,25GB occupati dal sistema operativo.
Mediatek MT6735 non è un chipset molto prestante, tuttavia offre prestazioni hardware superiori al Qualcomm Snapdragon 410 che troviamo ancora in molti device in questa fascia di prezzo, vedi Motorola Moto G 2015.
Il principali benchmark, Antutu, 3D Mark, GFXBench, Vellamo, offrono risultati in linea con altri smartphone con stesso SoC.
Quindi prestazioni non al top ma per il Mediatek MT6753, ma in grado di offrire esperienze di gioco gratificanti con quasi tutti i principali videogiochi per android, anche se a dire il vero l’ho provato solo con Real Racing 3, ma è tra i giochi più pesanti in circolazione, quindi deduco che anche con altri giochi non ci siano problemi.
Grazie alla batteria da 2900 mAh abbinata ad un SoC poco energivoro, il Wiko Fever ha una autonomia che ti permette di arrivare fino a sera con un uso medio, purtroppo i tempi di ricarica sono biblici, 4 ore per passare da 11% al 100% di carica.


Con AnTuTu tester Battery Test ho ottenuto un punteggio di 7445, per il test ho impostato la luminosità al 50% circa, wifi attivo, 2 SIM inserite, il test non fa altro che simulare sessioni di navigazione web, gioco, visualizzazione di video ecc, durante il test lo schermo rimane sempre acceso, il test l’ho iniziato alle 20:25 con il 98% di carica e alle 00:31 avevo ancora il 19% di carica, in totale sono 4 ore di schermo acceso con un uso molto intensivo del cellulare.
Quando eseguo questo stress test sulla batteria gli smartphone raggiungono le massime temperature, devo dire che il Wiko Fever si è mantenuto sempre su temperature piuttosto basse.
Wiko Fever non mi ha dato problemi durante la riproduzione di video in Full HD mentre non supporta la riproduzione di video in 4K. Per gli amanti della musica ascoltata attraverso le casse di uno smartphone segnalo la qualità mediocre dell’unico speaker presente sul Wiko Fever e posizionato sul retro, a volume massimo il suono viene distorto, mentre trovo più che soddisfacente la qualità del suono quando si ascolta musica con gli auricolari, non con quelli in dotazione, ma con auricolari tipo Xiaomi Piston 3.
Parlando di connettività in generale, WiKo Fever offre una connessione WiFi stabile, ho provato il bluetooth con alcune cuffie wireless non ho avuto problemi, idem con uno dei migliori mobile game controller il Moga Hero Power.
Per chi usa il cellulare come navigatore satellitare, l’aggancio ai satelliti (FIX) del GPS è immediato, durante la navigazione con Google Maps non ho riscontrato problemi.
Quindi Wiko Fever è ancora tra i migliori smartphone Dual SIM budget 200 euro?
In conclusione considero il Wiko Fever ancora un buon device, tra i migliori smartphone Dual SIM 4G che si possono comprare con meno di 200 euro, si tratta di un cellulare pronto out of the box, quindi subito pronto all’uso appena lo estrai dalla confezione, è fluido e ha uno schermo da smartphone di categoria superiore, tuttavia non è privo di difetti, qualità costruttiva non sempre al top, una fotocamera che stona un po’ se confrontata con le altre caratteristiche di questo smartphone, alcuni problemi di ricarica della batteria, con tempi troppo lunghi.
Il Wiko Fever non è quindi il miglior smartphone dual sim in assoluto che puoi comprare con 200 euro, anzi con 180 euro.
Se ami scattare foto con il tuo smartphone Huawei P8 Lite potrebbe essere più indicato, anche se come autonomia è un po’ scarso, oppure potresti orientarti su Asus Zenfone 2 Laser ZE550KL se vuoi uno smartphone con un software ricco di funzioni e che offre elevate possibilità di personalizzazione.
Sotto i 200 euro trovi device interessanti anche tra quelli denominati chinafonini, ti consiglio di leggere anche l’articolo i migliori smartphone del 2017 budget 200 euro.
Il miglior negozio dove acquistare il Wiko Fever e dove lo trovi al prezzo più basso del web è AMAZON.
Come sboccare il bootloader, ottenere i permessi di root, installare x xposed e Custom ROM lo scriverò in un nuovo articolo che metterò online tra qualche giorno.
Aggiornamento 14/04/2016
E’ disponibile un nuovo aggiornamento per Wiko Fever, installando l’aggiornamento si arriverà alla la versione v.2.21 sempre basata su Android 5.1 Lollipop.
Con il nuovo aggiornamento Wiko Fever migliora la fluidità generale del sistema operativo e il Duble Tap2Wake che non era molto preciso, ora il doppio tap per sboccare lo schermo è leggermente più preciso, ma non funziona se fatto molto velocemente, come accadeva prima dell’aggiornamento.