Recensione Stonex One: molto rumore per nulla? Scopriamo dove può arrivare il nuovo top di gamma

Recensione steonex one

Non utilizzeremo questa recensione per parlare della azienda Stonex, dell’operazione di marketing che è stata sviluppata e tantomeno delle polemiche di cui la rete è ormai piena.

Quello che, come sempre, ci sta a cuore, è semplicemente mettere i nostri lettori in condizione di capire se lo Stonex One (altrimenti chiamato #Galileo) è uno smartphone che vale la pena acquistare con serenità, se insomma ha un buon rapporto qualità/prezzo o se invece è solo uno dei tanti smartphone in commercio…

Unboxing, design e qualità costruttiva (voto 9)

Niente da eccepire sul lato packaging: la confezione è di ottima fattura e denota un buono studio e grande impegno.

La confezione vera e propria è inserita all’interno di un pacco di dimensioni veramente molto generose che, riempito di polistirolo, protegge la classica “scatola” e contiene una lettera di presentazione che, in un modo o nell’altro, scritta a mano e firmata da Francesco (ndr. Facchinetti) riesce a trasmettere la sensazione di avere acquistato un prodotto che vuole farsi distinguere.

Stonex One recensione completa
 steonex one lettera allegata smartphone

Molto elegante il primo impatto: aperta a libro la confezione in cartone plastificato lucido bianco, troviamo il telefono, il cavo USB (anziché un cavo classico alla Stonex hanno optato per una piattina da 1m) e gli auricolari: tutto in tinta con l’ormai celebre colore Blu Klein che caratterizza l’intera operazione commerciale.

Sotto il box in cui si trova il telefono troviamo il caricatore europeo (anch’esso Blu Klein), la batteria e un libretto con le istruzioni di base.

steonex one confezione steonex one confezione aperta
steonex one galileo unboxing contenuto confezione auricolari caricabatteria garanzia

Una volta estratto, lo Stonex One ci fa subito capire di non voler passare inosservato! Il colore originale, abbinato ai 5.5″ di display, sembra dire “Guardatemi!” e l’evidente tentativo è quello di ripercorrere la strada che nelle auto di lusso ha portato ad abbinare alle Ferrari QUEL rosso, o alle Lamborghini il classico giallo…

L’operazione potrebbe anche riuscire ma all’unica condizione che il telefono si dimostri realmente all’altezza! Inutile negarlo: le aspettative appresso allo Stonex One sono molto alte, e questo può essere un bene ma anche un boomerang…

Il telefono è assemblato molto bene e, in mano, restituisce un buon feeling. Certo le dimensioni obbligate da un display di 5.5″ non permettono di parlare di uno smartphone “piuma”, ma proporzioni e volumi sono molto ben ottimizzate.

Confrontando lo Stonex One allo Jiayu S3 Advanced la prima impressione è che, a meno del colore, si tratti di terminali esteticamente molto simili: le dimensioni sono quasi uguali (sebbene lo Jiayu risulti leggermente più corto) e così anche il peso. Dopo Meizu M1 Note e Jiayu S3, lo Stonex One ha probabilmente uno dei migliori rapporti display/dimensioni totali (154 X 74.2 X 8 mm X 150 gr batteria inclusa).

La disposizione dei tasti prevede l’Accensione sul lato destro e i Volumi su quello sinistro.

In alto la presa usb e il jack per gli auricolari, mentre il microfono è posizionato sul lato basso della cover posteriore.

Ecco… la cover posteriore merita un appunto particolare: per quanto sia ottimamente ancorata al telefono e non generi scricchiolii o rumori, è fatta di un materiale veramente molto leggero, tanto che quando la si stacca la prima volta si ha quasi paura che si possa rompere durante l’operazione!

Non abbiate paura: ovviamente non si rompe, ma il suo feeling non è troppo positivo.

Sotto la cover trovano posto la batteria da 3000mAh removibile, la sim (purtroppo singola!) e lo slot sd.

In ultimo, sul frontale, a parte display, altoparlante e fotocamera con relativo flash, trovano posto i 3 tasti “home”, “schede” e “indietro” che sono retroilluminati: la retroilluminazione parte in leggerissimo ritardo rispetto al display ma, una volta che i tasti sono accesi, lo restano per tutto il tempo in cui è acceso il display.

Nel complesso l’unboxing è promosso a pieni voti!

steonex one galileo tasto volume steonex one galileo porta micro usb jack audio steonex one galileo lato inferiore microfono steonex one galileo tasto accensione spegnimento power steonex one galileo display lato anteriore steonex one lato posteriore fotocamera flash led speaker galileo steonex one galileo cover posteriore steonex one galileo batteria 3000 mah steonex one galileo vano batteria slot micro sim micro sd no dual sim

Display (voto 8)

Al primo avvio ci si rende subito conto che il display ha ottimi colori, definizione e luminosità (anche se in realtà è necessario ammettere che in alcune circostanze, all’aperto sotto il sole pieno di mezzogiorno, le impostazioni standard ne hanno reso difficile la lettura).

L’incredibile risoluzione di 2560×1440 ha pochi rivali in circolazione, ma è un peccato notare che sia stato scelto un pannello multi-touch a 5 punti mentre altri concorrenti della stessa fascia consentono 10 punti.

Come tutti gli smartphone che ho provato ultimamente, la luminosità adattiva non trova sempre il giusto grado di luminosità relativo alla luce ambiente ma, come anticipato, è problema comune a tutti gli smartphone e quindi preferisco tenerla disattivata e tenere il display sempre alla massima luminosità (pagando ovviamente pegno in fatto di consumo batteria).

Tra le impostazioni che partecipano ad apprezzare meglio il display cito i menu di gestione Miravision e ClearMotion.

Purtroppo, dal secondo giorno di utilizzo, sul display si è formata una banda gialla apprezzabile su schermate chiare che è molto fastidiosa. Sperando si trattasse di un problema legato alla pellicola protettiva che viene preinstallata sul vetro, ho provveduto a eliminarla, ma il risultato non cambia. Per altro sul forum ufficiale della Stonex non sono pochi gli utenti che hanno lamentato questo stesso problema che, con ogni probabilità, è imputabile ad un problema di assemblaggio. La Stonex ha comunicato che sostituirà in garanzia i display difettosi al fine di non gravare sull’utente e per questo motivo non mi sento di giudicare negativamente il display a causa di questo problema che ovviamente non è dovuto a volontà. Non nego però che non fa un bell’effetto dover mandare in garanzia un telefono che ha 2 giorni, e se è vero che sono in tanti a lamentare lo stesso problema, forse sarebbe stato necessario un periodo di test pre-commerciale più lungo…

stonex one galileo luminosità schermo stonex one galileo display multitouch 5 punti stonex_one_difetto_schermo_ingiallito

CiaoOS ROM stock, interfaccia utente (voto 5)

L’interfaccia dello Stonex One, tanto decantata nei mesi scorsi, altro non è che un Android Stock 5.1 (al pari della maggioranza degli Smartphone “motorizzati” con processore Mediatek) in cui sono state ridisegnate le icone (molto carine) e le suonerie.

Per il resto non c’è niente di nuovo e tantomeno widget proprietari. Dal calendario alla calcolatrice, per passare al browser, alla rubrica, dialer, galleria, email, ecc… il sistema è identico a qualsiasi altro telefono “no brand”.

A quanto riferisce la stessa Stonex, questo è solo un primo step di assestamento necessario a creare una vera e propria interfaccia interamente personalizzata e personalizzabile.

Sarà… ma per ora il telefono è stato venduto con una ROM che delude rispetto a quanto era stato prospettato.

Per fortuna sono presenti sia le Gesture (ricordo per chi non lo sapesse che sono dei movimenti che consentono di far compiere al telefono operazioni prestabilite pur senza accendere il display ed entrare nei vari menù: a titolo di esempio è possibile accendere la fotocamera simulando con un dito la lettera C sul display in standby) che lo Smart wake che consente di risvegliare il telefono con un doppio “tap” sul display.

A differenza di altri telefoni recensiti da topdigamma, trattandosi di un telefono commercializzato solo in Europa (per il momento in Italia), era evidente la presenza delle Google Apps, mentre mi sarei aspettato di trovare il menù “superuser” che consentisse di acquisire i diritti di root.

Purtroppo invece niente profilo superuser, e la Stonex ha però dichiarato che coi prossimi aggiornamenti questa funzione sarà implementata a condizione che l’utente accetti di fornire i propri dati personali e l’imei del telefono! Ritengo questa “opportunità” offerta dalla Stonex decisamente poco pratica e addirittura fuoriluogo, tanto che immagino già i primi utenti “smanettoni” a cercare di bypassare il problema ottenendo i diritti di root usando strade alternative.

Per costoro però il vero problema sta nel fatto che trattandosi di un telefono “minore”, di un brand “minore” e per di più “solo” italiano, la comunità di programmatori internazionali non sta certo facendo la fila per realizzare custom recovery che consentano questa operazione. L’unica speranza è, pertanto, che la casa madre dia seguito a quanto ha dichiarato sul proprio sito, pubblicando aggiornamenti che risolvano il problema.

A me, ad esempio, i diritti di root – anche durante l’utilizzo quotidiano – sarebbero serviti per cancellare parte delle GApps che sono inutilmente preinstallate. La Stonex infatti ha dichiarato che il sistema è il più snello e stock possibile per dare all’utente la possibilità di installare quello che vuole. Ora, io dico: se questo è vero perché mi devi costringere ad avere preinstallate app come Hangout, Play Edicola, Notizie e Meteo, Presentazioni, Fogli, Play Film, Play Musica o Play Giochi, senza darmi la possibilità di cancellarle? A questo scopo sarebbe stato molto più furbo preinstallare un pacchetto di GApps “minimal”.

Altro baco imputabile alla scarsa ottimizzazione del firmware è la difficoltà ad accedere alla recovery stock, nonostante sia stata inserita tra le opzioni di spegnimento anche “Riavvia in modalità di ripristino“: cliccandoci su però il telefono si riavvia ma anziché entrare in modalità recovery, si ferma nella classica videata col “robottino sdraiato” e per riuscire ad accedere alla recovery è necessario premere contemporaneamente i tasti “power +  volUp” per vari secondi e poi rilasciarli contemporaneamente.

Ammetto che la combinazione è talmente ostica che 2 volte su 3 la recovery non si avvia comunque, ma con un pò di caparbietà si riesce ad accedervi.

Siamo di fronte ad un telefono che ha un sistema operativo ancora immaturo al pari della gran parte dei telefoni di produzione cinese acquistabili sui vari store online. E come gli altri produttori la Stonex ha immesso sul mercato un telefono che sicuramente raggiungerà il top, ma se l’intento era quello di far fare da beta tester a 10.000 acquirenti, forse sarebbe stato più corretto spiegarlo bene fin dall’inizio. A me non cambia molto fare il tester e giocare a sistemare un telefono, ma sicuramente molti utenti hanno acquistato #Galileo per avere un telefono fruibile e senza bachi fin dal primo momento, e difficilmente potranno essere soddisfatti.

In conclusione, l’interfaccia – per quanto utilizzabile fin dal primo momento senza dover essere degli smanettoni (anche perché, pur essendolo, non c’è praticamente possibilità di smanettare…) è a mio avviso uno degli aspetti meno riusciti dello Stonex One.

stonex one galileo schermata home stonex one galileo applicazioni stock
stonex one galileo impostazioni wi fi bluetooth hotknot utilizzo dati altro stonex one galileo impostazioni display led audio notifiche memoria batteria app gesture wake
stonex one galileo impostazioni geolocalizzazione sicurezza account lingua immissione backup ripristino stonex one galileo impostazioni data ora programma accensione spegnimento accessibilita stampa opzioni sviluppatore info sul telefono
stonex one galileo firmware stonex one galileo menu display
stonex one galileo menu a tendina scelta rapida stonex one galileo menu spegmimento
stonex one galileo aggiornamento ota update firmware change log stonex one galileo cpu z system

 

Qualità fotocamera, foto e video (voto non pervenuto: 10 – 2)

Commentare il comparto fotografico dello Stonex One non è semplice! L’hardware è di indubbio valore ma, purtroppo, non è (ancora?) assistito da un software all’altezza!

La risoluzione di 21mp consente inquadrature eccellenti, ma la velocità della messa a fuoco è molto limitata, le opzioni di scatto sono poche e non immediate e per finire, durante la prima settimana di utilizzo, all’avvio della fotocamera il sistema è andato in crash diverse volte e non c’è stato modo di ripristinarlo se non riavviando il telefono.

stonex_one_bug_fotocamera

Di seguito però, in buona fede, una serie di scatti di confronto tra alcune foto dell’One in confronto al Samsung Galaxy S5 in modo che ognuno possa farsi una propria idea.

stonex one galileo test fotocamera ulivo
stonex one
stonex one galileo vs samsung galaxy s5 test fotocamera ulivo
samsung galaxy s5
stonex one galileo test fotocamera trattore elettrico john deere ground force
stonex one
stonex one galileo vs samsung galaxy s5 test fotocamera trattore elettrico john deere ground force
samsung galaxy s5


 

stonex one galileo test fotocamera paesaggio
stonex one
stonex one galileo vs samsung galaxy s5 test fotocamera paesaggio
samsung galaxy s5
stonex one galileo test fotocamera fiori
stonex one
stonex one galileo vs samsung galaxy s5 test fotocamera fiori
samsung galaxy s5

 

stonex one galileo test fotocamera interno zona giochi bimbi
stonex one
stonex one galileo vs samsung galaxy s5 test fotocamera interno spazio bimbi
samsung galaxy s5

 

I video in Full HD (modalità fine) vengono registrati ad una risoluzione di 1920*1088 (16:9) a 30 fps formato video AVC:

Abbiamo girato anche un video in 4K (3840*2176 pixel): questo viene salvato in formato .3gp con codifica HEVC a 30fps, tuttavia non è stato possibile convertirlo nel formato giusto per fare l’upload su youtube ovvero in formato .mp4 e codifica video h264 anche utilizzando diversi convertitori video. Sullo Stonex One, con il lettore video stock, il video viene invece visualizzato correttamente.
Batteria (voto 6)

La batteria ha una buona capacità (3000mAh) anche se, come era ovvio aspettarsi, la definizione del display non è “gratuita” in termini di energia dissipata e, la carica non arriva mai fino a sera. Antutu Tester ha impiegato 2h per scaricare il telefono (ricordiamo che il test avviene con display sempre acceso e invio – a rotazione senza interruzione – di media audio e giochi che girano autonomamente) dal 100% al 47% e il punteggio ottenuto è paragonabile a telefoni di qualche anno fa: 4817.

stonex_one_consumo_batteria_antutu_tester

E’ tuttavia auspicabile che aggiornamenti successivi riescano ad ottimizzare il consumo.

E’ invece apprezzabile la velocità di ricarica: dopo vari cicli ho apprezzato che il tempo per ottenere il 100% è sempre il medesimo. Partendo dall’1% serve 1h per ottenere il 40% e poco meno di 3h (il tempo inferiore è stato 2.5h) per la carica completa.
stonex one galileo tempi ricarica batteria

Hardware, Benchmark (voto 7)

Nulla da eccepire a livello hardware in quanto le specifiche tecniche parlano da sole:

  • Processore Mediatek MTK 6795 @64bit, True Octa-core LTE SoC @2.0 GHz.
  • RAM: LPDDR3, 3 GB, clock 1866 MHz.
  • ROM: 32 GB eMMC 5.0.
  • Camera frontale Sony IMX230 da 21Mpx – CMOS da 1/2.4″
  • Display AGC Dragontrail da 5.5″, Quad HD con risoluzione 2560×1440 e densità a 534dpi
  • Sensore di Prossimità, NFC, OTG, GPS, Bussola, Giroscopio, Accelerometro e sensore di luminosità

Abbiamo per le mani un telefono che, sulla carta, è secondo a pochi altri. Ciononostante i punteggi benchmark restituiscono un giudizio che è un pò il leitmotiv di questa recensione: “potenzialmente eccellente, nella pratica solo discreto”.

Ad avvalorare questa tesi va citata la partizione della memoria interna che, incomprensibilmente, è suddivisa in più partizioni:

Archivio interno : 5,81GB
Memoria telefono : 20,58GB
Sistema Android : circa 5GB

La Stonex di questa partizione ha fornito una spiegazione legata a motivi di sicurezza che mi lascia un pò perplesso: sicuramente sarà tutto vero, ma avere 32gb per poterne usare solo 20gb (con un processore che non lo chiederebbe in quanto la gran parte degli smartphone che utilizzano processori Mediatek della stessa fascia hanno memoria unica) è veramente uno spreco!

Per quanto riguarda i sensori, funziona tutto. Il Gps fa il fix in una manciata di secondi ed è veramente molto preciso (testato sia a terra che per mare…) come anche il giroscopio.

stonex one galileo cpu z soc stonex one galileo cpu z sensor
stonex one galileo cpu z battery stonex one galileo cpu z thermal

Benchmark

Durante GFXBench è stata raggiunta una temperatura massima di 43,6 gradi. Il telefono scalda al pari di altri smartphone Mediatek, anche se probabilmente lo fa un tantino meno grazie ad una discreta ingegnerizzazione e qualità dei materiali.
stonex one galileo temperatura sotto stress

Di seguito vari benchmark che non vale la pena commentare ma che danno una discreta panoramica a chi li ama…

Antutu: oscilla tra 40.000 (la maggior parte delle volte) e 45.000 (ottenuto una sola volta).
3D Mark Sling Shot (1440p) OpenGL ES 3.1 e con OpenGL ES 3.0 non funzionano;
3D Mark Ice Storm Extrene (1080p): 6505
Vellamo Metal: 1510
Vellamo Multicore: 1712
Vellamo con il Browser Stock: 3583
Vellamo con il Browser Chrome: 2482
Quadrant: 28900
GFXBench 3.1 Manhattan (2260×1440): 159,9
GFXBench Manhattan Offscreen: 322,7
GFXBench T-Rex (2260×1440): 807,4
GFXBench T-Rex Offscreen: 1296
Geekbench Single Core Score: 889
Geekbench Multi-core Score: 2359
AndroBench per testare la velocità della memoria interna: lettura/scrittura sequenziale 235,12/116,75 – lettura/scrittura casuale 25,74/9,09

stonex_one_antutu_benchmark stonex one galileo benchmark 3dmark sling shot 1440p non funziona
stonex one galileo benchmark 3dmark ice storm extreme 1080p stonex one galileo benchmark geekbench 3 single core multi core
stonex one galileo benchmark vellamo browser metal multicore stonex one galileo benchmark gfxbench manhattan t rex
stonex one galileo benchmark androbench

Comparto telefonico (voto 8)

Un errore che si fa sempre, in questi casi, è quello di parlare delle caratteristiche hardware e di “simil computer” e di dimenticare che lo smartphone è, prima di tutto, un telefono!

La qualità delle chiamate (in ricezione e in uscita) è uno degli aspetti che fa la differenza tra un vero Top di gamma e una “imitazione”.

In questo caso Stonex One ampiamente promosso: audio forte e chiaro e voce in uscita apprezzata dall’interlocutore.

Dialer e gestione della rubrica, come anticipato ad inizio articolo, sono quelli stock di qualsiasi altro telefono Android e pertanto non si apprezzano differenze, ma l’ottimo audio restituisce subito un buon feeling col telefono.

Gaming (voto 7)

Asphalt 8, uno dei classici giochi pesanti utili per valutare la fluidità e velocità del sistema e della scheda grafica funziona discretamente, anche se ogni tanto è possibile notare dei microlag. Niente che renda poco piacevole il gioco, ma mi sembra utile far notare che lo stesso gioco, su telefoni che montano processori più vecchi e meno performanti, non mi aveva mai evidenziato gli stessi lag.

Sembra ormai accanimento, ma con quell’harware è impensabile che Asphalt8 non sia fluido al 100%.

Conclusioni

Lo Stonex One è un telefono dall’enorme potenziale che purtroppo a tutt’oggi non è sbocciato.

Allo stato attuale non mi sentirei di consigliarne l’acquisto al mio migliore amico. Se nei prossimi giorni dovessero manifestarsi queste condizioni:

1) rilascio aggiornamento firmware importante che risolva i vari bug e che dia una sua impronta e interfaccia dedicata ad un telefono che non deve essere distinto solo per il colore azzardato…

2) inserimento diritti superuser nella nuova rom o, in alternativa, procedura di ottenimento diritti di root e custom recovery senza perorare la richiesta di fornire dati personali dell’utente e imei

3) invio in assistenza del display che viene realmente riparato gratuitamente (spese e gestione reso compresi ovviamente) e restituito in tempi stretti

…se ne potrebbe riparlare!

Aggiorneremo questo articolo, come tradizione di TopDiGamma ogni qualvolta ci saranno novità salienti e, quando tutto sarà risolto, non avremo problemi ad aggiornare il nostro giudizio, consigliando l’acquisto di questo telefono.

Ma ad oggi ritengo che per 299 euro lo Stonex One #Galileo non sia il miglior telefono da acquistare e, probabilmente, non è neanche “tra i primi”…
La seconda edizione limitata di StonexOne è rappresentata dall’hashtag #DaVinci.

[schema type=”review” url=” https://www.topdigamma.it/smartphone/recensione-stonex-one/” name=”Stonex One” description=”Stonex One #Galileo” author=”Giuseppe” pubdate=”2015-09-03″ user_review=”7.1″ min_review=”1″ max_review=”10″ ]

Modding

Sul proprio sito la Stonex scriveva “Possibilità di Modding per esperienza d’uso infinita“. Il risultato, a oltre 1 mese dall’immissione sul mercato, è che si tratta di uno dei pochi terminali android in cui non è possibile eseguire il root e fare modding!

Per essere sinceri devo ammettere che questa affermazione non è del tutto vera, in quanto su Needrom per qualche giorno è stata pubblicata la rom originale dello Stonex One in versione Flash Tool da un utente assolutamente affidabile (Socr@te: “padre” e pubblicatore di svariate rom che ho provato negli anni in prima persona). Si trattava della rom di metà agosto che ho fortunatamente fatto in tempo a scaricare.

La rom sembrerebbe scritta dall’utente che la ha pubblicata per conto della Amoi, ditta cinese partner della Stonex per conto della quale ha prodotto l’One. Niente di strano: la Stonex non ha mai fatto segreto che il telefono sarebbe stato assemblato in Cina, ma la cosa che suona sinistra è che, per contro, alla Stonex hanno sempre vantato di programmare “a casa” la rom Ciao OS…

Non sappiamo quale sia la verità, ma il risultato è che dopo pochi giorni dalla sua pubblicazione, la rom è stata ritirata e ora non è più presente su Needrom. E’ un vero peccato perché, con quella di dominio pubblico, in molti avrebbero potuto iniziare a mettere le mani sulla rom, partecipando fattivamente al miglioramento del sistema.

Nei prossimi giorni aggiorneremo l’articolo con dettagli circa la possibilità di utilizzare quel sorgente che, se tutto va come penso, potrebbe essere molto utile per eventuali unbrick (nel tentativo di ottenere il root non è da escludere che qualcuno “bricchi”…)

Aggiornamento 07/09/2015

Finalmente è stato rilasciato il secondo aggiornamento firmware (1.02) che risolve parte dei bachi evidenziati fino ad oggi, anche se non tutti. L’upgrade va in direzione giusta ma a tutt’oggi rimane inspiegabile la NON presenza di una recovery (nonostante sia sempre presente il comando rapido per accedervi, che però manda in crash il telefono), continuano a non essere stati integrati i diritti di root (nonostante lo Stonex sia stato pubblicizzato come telefono “da modding”), continua a non esistere un’interfaccia dedicata, la sensibilità del touchscreen per quanto migliorata non è ancora precisa, e sul forum ufficiale vengono segnalati svariati punti ancora da perfezionare in quanto non ancora perfetti.

Insomma: il lavoro fatto è apprezzabile ma, ancora, non si tratta di uno smartphone “pronto all’uso” per chi lo acquista.

Aggiornamento del 14/09/2015

Aggiornata la descrizione della modalità di accesso alla recovery

Aggiornamento del 16/09/2015

Rilasciato pochi minuti fa l’aggiornamento 1.03 della ROM CIAO OS. L’aggiornamento arriva via OTA (è sufficiente andare su IMPOSTAZIONI > INFO SUL TELEFONO > AGGIORNAMENTO FIRMWARE > VERIFICA AGGIORNAMENTI e scaricare il file). L’upgrade riguarda miglioramenti della fotocamera e l’ottimizzazione del consumo della batteria. Ho appena installato l’aggiornamento: entro qualche ora saprò dire se l’aggiornamento rende finalmente il telefono utilizzabile in pieno o meno. Per il momento, quantomeno, pur non entrando in polemiche di cui i forum sono ormai pieni, si può apprezzare lo sforzo di aver rilasciato il secondo aggiornamento in 2 settimane, e terzo in un mese…

Aggiornamento del 21/09/2015 (PROCEDURA PER EVENTUALE UNBRICK)

Nel tentativo di ottenere i diritti di root, o di installare una Custom Recovery potreste incappare in un brick che renda il telefono inutilizzabile: a me è successo!

Dopo aver lavorato al porting di una recovery TWRP, ho provato a flasharla in vari modi:

  1. ADB: Purtroppo il bootloader bloccato impedisce di portare a termine la procedura
  2. Fastboot: come sopra… e per altro il tentativo di sbloccare il bootloader tramite fastboot si interrompe sempre in quanto il tasto “vol+” – che servirebbe per confermare l’operazione – è stato disabilitato da chi ha scritto il software.
  3. MtkDroidTools: nonostante riconosca il telefono, non consente le operazioni indispensabili (creazione file scatter, root, recovery, ecc…)
  4. FlashTool: in mancanza del file scatter è difficile far funzionare la modalità “download only” necessaria per flashare una recovery.

Infine ho fatto un errore: distrattamente FlashTool è partito in modalità “Firmware Upgrade” e ha piallato completamente il telefono! Morto!

A quel punto, non avendo niente da perdere, ho provato a installare la ROM che avevo scaricato da Needrom e che, prontamente, venne poi ritirata. Tuttavia è rimasta online su vari server ed è quindi scaricabile – ad esempio – da https://mega.nz/#!kBozBDya!gSII0Tqkm8peGqG7W6C_vANb1hEFlxy8bTniVLZ45zA (ma si trova anche su molti altri server, col nome STONEX-L861 o anche solo L861.

All’interno del file si trova una ROM completa in formato FlashTool con relativo file scatter.

La procedura per installare la ROM è sempre la solita della maggior parte di telefoni Mediatek in circolazione:

  • a) Aprire FT (mi raccomando ad utilizzare una versione 5, che supporti 64bit)
  • b) Caricare il file scatter
  • c) Selezionare l’opzione Firmware Upgrade
  • d) Cliccare su Download
  • e) Collegare il cavo USB dal pc al telefono (che deve essere stato precedentemente spento con batteria inserita)
  • f) A questo punto una banda colorata impiegherà pochi minuti per portare a termine la procedura che, alla fine, restituirà “OK”
  • g) Scollegare il telefono e riaccenderlo

Al riavvio avrete nuovamente un telefono funzionante 😉 con la ROM originale dello Stonex One: android stock al 100%, senza neanche i loghi Stonex, One, senza le icone ridisegnate e senza le suonerie personalizzate da Stonex. Insomma: il classico Android Mediatek stock al 100%!

L’unico problema è che il servizio OTA di quella ROM non era ancora stato attivato o, per lo meno, il sistema non riconosce gli aggiornamenti successivi!

Pertanto questa procedura è consigliabile SOLO se avete brickato in quanto vi consentirà di avere nuovamente un telefono invece di un fermacarte… ma fino a che la Stonex non pubblicherà le immagini dei vari aggiornamenti, sconsiglio di installare volutamente questa ROM perché vi inibireste la possibilità di godere degli upgrade futuri.

Aggiornamento del 11/10/2015

Dopo un mese e mezzo di test, esperimenti, utilizzo e aggiornamenti, sono arrivato alla conclusione che lo Stonex One:

  1. Non è adatto ad un utente “finale” in cerca di un telefono da usare nella quotidianità: a telefonare telefonereste… a navigare navighereste… ma riuscireste a fare le stesse cose che potreste fare con un telefono che costa meno della metà. Niente di più e niente di meno…
  2. Non è adatto agli smanettoni che lo vogliono acquistare per divertirsi, moddarlo, cambiare rom, ottenere il root e procedure simili: questo perché la casa madre non ha mai rilasciato l’immagine della rom originale e dunque, se anche riusciste a modificare qualcosa, non potreste facilmente tornare indietro. Per di più per ottenere i diritti di root a tutt’oggi mi risulta esistere una sola custom recovery funzionante e per altro la procedura per ottenere il root comunque funziona solo fino ad una certa release – ormai vecchia – della CiaoOS. Viene da sè che in assenza delle basi e dei codici dentro cui addentrarsi, nessun programmatore esterno ha mai potuto dedicarsi troppo a questo terminale, col risultato che vi ritrovereste a mantenere gioco-forza il telefono originale, tornando quindi al punto 1.

Ho personalmente chiesto ripetutamente, per oltre un mese, alla Stonex le immagini della ROM CiaoOS ma ho sempre ricevuto dinieghi (o, meglio, silenzio…). Non nego che lo faranno… sicuramente riusciranno a produrre un firmware eccellente e pubblicheranno tutto ciò che hanno promesso: temo solo che lo faranno quando ormai il telefono varrà molto meno dei 299 euro a cui è stato venduto, e a quel punto no ha avuto senso acquistarlo in anticipo…

4 COMMENTI

  1. Ma come diavolo fai a dare quei voti al comparto fotografico e alla batteria?
    La batteria senza logo CE non dovrebbe neanche circolare in Italia
    Questi hanno preso tutti in giro.. Non hanno progettato nulla
    Non hanno programmato nulla
    Hanno comprato quindicimila telefoni dal cinese peggiore e gli hanno detto metti questo questo e quello e scrivi Galileo… Questi non è progettare
    Per non parlare di Vanni che programmava come se non ci fosse un domani… Le suonerie e le icone dentro ha messo

    Questi hanno truffato tutti e spero di cuore che la legge faccia chiarezza

    • Capisco il tuo sfogo, ma bisogna essere oggettivi.
      Sui 2 punti che citi:
      1) per comparto fotografico ho volutamente scritto “voto non pervenuto: 10-2” in quanto l’hardware è indiscutibilmente da 10 mentre il software vale 2. Un voto oggettivo deve tenere conto di entrambi i fattori in quanto se hai un buon software con un cattivo hardware non vai da nessuna parte e non puoi migliorare… Se hai un ottimo hardware e un cattivo software, puoi migliorare quest’ultimo e ottenere un buon risultato. Ad oggi il giudizio è insufficiente, ma penso sia corretto dargli l’opportunità di correggere il tiro con l’aggiornamento che dovrebbe uscire a giorni. Chiaro che se non risolvono, perdono un’opportunità e pagheranno pegno!
      2) sulla batteria si è detto tutto, e forse troppo… Se guardiamo il consumo, vale il discorso della fotocamera. La capacità è buona, ma manca un’ottimizzazione software e in più la definizione è talmente alta che un consumo superiore alla media è prevedibile. Anche su questo aspetto penso sia corretto valutare il nuovo software, e poi ne riparliamo…
      Per quanto riguarda la marcatura CE invece è tutt’uno altro aspetto. Non sono sicuro che il singolo componente interno debba avere la propria marcatura CE in quanto la marcatura CE del telefono potrebbe “valere” automaticamente per tutti i suoi componenti (diverso sarebbe se tu acquistassi la batteria a parte…). Per farti un’esempio io ho parecchi telefoni, e dentro la batteria di alcuni neanche esiste il logo CE: probabilmente anche la batteria dell’One avrebbe potuto farne a meno, e se cosi fosse non sarebbe strano averla voluta marcare col logo di esportazione cinese.
      È tutto da dimostrare… Ma alla luce di 4 cover che ho appena smontato: o sono quasi tutti fuorilegge, o è come sospetto…

  2. per andare nella recovery devi mettere il telefono in degug mode e da terminale fare: “adb devices”, se viene riconosciuto fare “adb reboot recovery”. Il telefono ti si riavvierà e vedrai una schermata con un robottino con scritto “nessun comando” allora premi contemporaneamente i tasti del volume e il tasto di accensione per 3 sec. e magicamente ti apparirà la recovery.

    • Grazie. Corretto.
      Ho appena appurato che il medesimo procedimento (cioè quello di usare la combinazione vol+ insieme a power per 3 secondi e poi lasciare) funziona anche dopo aver riavviato dal menù di chiusura, cliccando su “riavvio in recovery”.
      Certo il metodo per entrare in recovery è alquanto ortodosso, ma almeno funziona…
      Grazie per il contributo

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