Il migliore smartphone entro i 100 euro? A Luglio 2016 forse il Vernee Thor. Scopriamolo insieme

Premessa: negli ultimi 2 anni ho testato un paio di dozzine di smartphone e pochi sono quelli che mi hanno realmente impressionato.

Negli ultimi mesi poi ammetto un periodo di “stanca” dovuto al fatto che tutti i produttori asiatici (e non) hanno preso l’abitudine di annunciare i nuovi “killer” di categoria, con agenzie e pubblicità che narrano di rapporti qualità/prezzo incredibili e che poi, alla luce dei conti, si dimostrano smartphone comuni, con i soliti bachi e che dopo poche settimane vengono dimenticati.

In un clima come questo è facile stancarsi e perdere un pò di entusiasmo. Ed è proprio in questo momento storico che TopdiGamma mi chiede “si parla bene del Vernee Thor, cosa ne dici di provarlo?“.

Ho pensato che sarebbe stata una perdita di tempo per ritrovarmi in mano il solito telefono, uguale a mille altri, per il quale avrei dovuto smanettare non poco prima di farlo funzionare a dovere…
Le caratteristiche nonostante tutto sembravano interessanti:

Processore: MTK6753 Octa Core a 64 bit
Sistema operativo: Android 6.0
Display: 5” – HD IPS – 2.5D – Corning Gorilla Glass 3
Fotocamere: 13.0MP – 5.0MP Frontale
Sensori: Impronte digitali, OTG, prossimità, luminosità, GPS, A-GPS, gravità
Batteria: 2800mAh – Li-polimeri
Ram 3gb
Memoria Rom 16gb con supporto TF <128gb
Dual sim Dual standby, entrambe con supporto 4G
Frequenze 4G LTE 800/1800/2100/2600MHz
Altezza 142 mm
Larghezza 70.3 mm
Spessore 7.9 mm
Peso 140 g

 

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Ho pensato che forse non ne valeva la pena, ma la curiosità, poi, ha preso il sopravvento: “ma si, dai, proviamolo…” del resto negli stessi giorni Gearbest aveva appena annunciato il rinnovamento del servizio di spedizione Italy via express che avrebbe garantito la consegna in max. 10gg senza spese doganali, e allora l’occasione si faceva interessante per provare sia il Thor che la veridicità di Gearbest.

Il prezzo poi, 109 euro spedito a casa, è veramente molto allettante per non voler scoprire se si tratta di qualcosa di interessante o meno.

Detto, fatto: Thor ordinato, spedito e consegnato in 12gg dalla spedizione, senza spese doganali, ma con l’attenuante della Brexit che – con ogni probabilità – sta costringendo GB a dirottare i propri transiti dal Regno Unito all’Olanda. Poco male comunque: 10gg o 12gg, è comunque un tempo accettabile in cambio della certezza di non pagare i dazi doganali che ultimamente mi avevano un pò demoralizzato.

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Unboxing (voto 6)

Il pacco ricevuto è carino, ma ovviamente lontano da qualcosa che vi farà gridare all’effetto WOW!

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All’apertura si trova lo stretto indispensabile e niente di più: smartphone, caricatore (europeo!), cavo usb, librettino con 2 informazioni banali di cui ovviamente potrete fare a meno.

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A ragion veduta, però, mi dico “ma a cosa servirebbe avere una scatola più bella? Oppure un libretto di istruzioni che sarebbe comunque di dubbia utilità?

Parliamoci chiaramente: se tutto funziona come deve, la scatola la butterete dopo 10 minuti, cavi ne avrete già decine a casa così come cuffiette (tanto, per quella cifra, se anche fossero state in dotazione, avrebbero avuto una qualità discretamente scadente), e comunque qualunque altro accessorio potrete prenderlo in un secondo tempo.

Non si può pensare di spendere 100 euro e ottenere TUTTO! Non sarebbe umano e tantomeno corretto. La cosa importante è che lo smartphone funzioni bene perché, se fosse così, sarebbe un ottimo investimento!

Recensione Vernee Thor – Design e materiali (voto 7)

Su questo argomento è difficile dare un voto in maniera universale. Pertanto è corretto dare il giusto valore alle cose. Si tratta di un telefono lowcost e, come tale, va giudicato (non paragonereste mai un volo RyanAir con uno della Emirates!).

Il corpo del Thor è interamente in policarbonato e questo potrebbe far pensare immediatamente ad un aspetto “cheap”, ma la finitura superficiale “gommosa” lo rende piacevole al tatto.

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L’aspetto è molto curato: stondato, col vetro in rilievo ma con curvatura 2.5D ben visibile. Scorrendo le dita su tutto il perimetro, sarà ben percepibile lo spessore del vetro che è talmente ben sagomato e curvato da offrire un’ottima sensazione tattile.

Anche il colore interamente nero (con unico contrasto offerto dai contorni dei 3 tasti sul display) lo rende piacevole: in un certo senso quasi “anacronistico”. In un mondo di smartphone metallici, vedere il Thor tutto in policarbonato nero lo rende – per assurdo – innovativo…

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I tasti sulla destra (Power e volume) sono ben amalgamati e poco sporgenti.

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In basso, a parte la presa usb e il microfono, si nota solo la nicchia in cui infilare un’unghia per aprire la scocca posteriore.

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Lato sinistro completamente libero, mentre nel bordo alto troneggia solo il minijack.

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Frontalmente è tutto display con i 3 tasti (rimarcati di bianco) in basso, e in alto l’auricolare e la fotocamera.

La scocca posteriore invece prevede ovviamente la fotocamera, il flash, e il sensore di impronte digitali, oltre al microfono nella parte bassa.

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Sollevando la scocca posteriore (come anticipato è sufficiente inserire un’unghia nel recessino posizionato in basso), si accede alla batteria (fissa), e agli slot per le 2 schede sim (micro), e per la scheda SD.

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Ebbene si: questa è una delle più interessanti peculiarità hardware del Vernee Thor. Un aspetto che tutti gli altri produttori stanno disdegnando e che invece Vernee non ha voluto negarci: la possibilità di utilizzare contemporaneamente 2 schede sim + una scheda SD.

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Dal mio punto di vista, e per l’utilizzo che faccio io del telefono, questo è il vero effetto wow del Thor.

L’unico aspetto che personalmente non ho apprezzato è che la scocca posteriore è talmente sottile che al primo tocco avrete paura di spezzarla.

A me non è successo e, per fugare ogni dubbio, la ho staccata e riattacata in continuazione per capire se la rottura è realmente un pericolo. A me non si è rotta e alla fine sembra resistere bene, ma non mi sento di negare che prima o poi potrà succedere.

Detto ciò, si tratta di un aspetto di secondaria importanza. Proviamo ad accenderlo per capire se si tratta di un buon investimento o di 100 euro buttati.

Software (voto 9)

All’accensione il Vernee Thor si presenta subito per quello che è, e che dimostrerà di essere per l’intera prova. Uno smartphone fruibile e anche discretamente ottimizzato, che si pone l’obiettivo di farvi telefonare, navigare, giocare e messaggiare senza problemi per tutto il giorno.

In fase di avvio si riconosce subito il tocco di Android Marshmallow puro: lingua italiana, google apps preinstallate, tastiera originale, icone e widget originali.

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Niente da eccepire: chiunque, ma proprio chiunque, potrebbe acquistare il Vernee Thor, inserire la propria sim, e utilizzarlo!

Il tutto senza dover smanettare o capire come fare ad avere questa o quella app.

In aggiunta, contestualmente al primo avvio ho ricevuto un aggiornamento OTA che ho subito eseguito (smartphones di marchi ben più blasonati hanno impiegato mesi per ricevere gli aggiornamenti automatici via OTA. In quei casi o si è bravi a smanettare con Flashtool o software similari, o si è in grado di utilizzare fastboot e installare custom recovery, o ci si rassegna a telefono senza aggiornamenti).

L’impressione di utilizzo è da subito estremamente piacevole e il feeling molto buono.

Tra le icone che trovo, l’unica che mi fa storcere è il naso è quella di Uber: per curiosità provo a disinstallarla e ovviamente non ci riesco, ma non è certo un problema. Dubito la userò mai e non occupa memoria e tantomeno ram.

Se si vuole, quando si vuole, si può decidere di applicare i diritti di root (a seguire le spiegazioni di come fare) e disinstallare quello che si vuole, compresa l’app di Uber.

Per capire se la versione di Marshmallow è “ben fatta” e originale, ho provato a sbloccare il menu segreto “sintetizzatore di interfaccia utente di sistema” (in generale si può sbloccare in 2 modi: o passando attraverso il menu sviluppatore – che si attiva cliccando ripetutamente sulla versione build nelle info del telefono – e attivandolo da lì, oppure – come nel caso del Thor – tenendo cliccato a lungo l’icona delle impostazioni col simbolo di ingranaggio che si trova dentro il menu a tendina) e funziona perfettamente. La ROM è proprio pura e non manomessa dal produttore

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In linea generale la ROM è promossa a pieni voti!

Recensione Fotocamera Vernee Thor (voto 7)

La componentistica foto/video del Vernee Thor è sufficiente per il normale utilizzo di uno smartphone: foto panoramiche, primi piani, qualche macro, e foto ricordo.

Alla luce del sole il risultato è sempre discreto.

Al calare della luce il rumore diventa più evidente, ma questo è normale per qualsiasi (o quasi) smartphone. Se volete scattare le foto del vostro matrimonio, affidatevi ad una reflex e – possibilmente – a qualcuno che la sappia anche utilizzare!

Un paio di anni fa per lo stesso comparto avrei assegnato forse un punto in più, ma è anche vero che da un lato in 2 anni si è avanzato poco in questa direzione, e dall’altro che la quasi totalità degli smartphones in circolazione nell’intorno dei 200 (duecento) euro offre caratteristiche più o meno equivalenti e, quindi, sarebbe improprio pretendere di più dal Thor.

Tra i suoi punti di vantaggio la messa a fuoco è sempre veloce e poche volte la perde.

Le foto in controluce non sono malvagie, e la possibilità di regolare l’esposizione consente di ottenere sempre un risultato leggibile. Come sopra, se sperate di ottenere un premio per il più bel tramonto dell’anno, volgete lo sguardo altrove, ma comunque difficilmente ad uno smartphone…

Di seguito alcuni scatti in varie condizioni. Con e senza HDR (che fa il suo dovere senza grosse difficoltà), panoramiche, controluce, ecc…

con HDR
con HDR
senza HDR
senza HDR

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con HDR
con HDR
senza HDR
senza HDR
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varie regolazioni dell’esposimetro per lo stesso scatto. Utile per apprezzare la regolabilità manuale degli scatti

Recensione Display  Vernee Thor (voto 7)

Potrebbe fare paura, a metà 2016, avere per le mani un display HD, ma non bisogna fare l’errore di volere un display FullHD per il solo gusto di averlo.

In 5″ (questo è un mio modesto parere) la risoluzione HD è più che sufficiente, a condizione che colori e luminosità rendano onore alla categoria.

Anche in questo aspetto il Thor non mi delude. Sotto il sole verticale delle 13, con 35 gradi e raggi solari diretti, la luminosità max consente di leggere sempre in maniera perfetta il display.

I colori sono buoni e comunque, qualora non dovessero convincervi, la funzione Miravision (accessibile dal menu impostazioni) vi aiuterà a plasmarli alle vostre esigenze.

Il pannello multitouche consente 5 tocchi contemporanei e non 10 come i migliori pannelli in circolazione, ma trattandosi di un display da 5″ anziché da 5.5″, difficilmente vi accorgerete della differenza.

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La protezione Gorilla Glass 3, infine, completa il quadro.

Il voto non è più alto solo per la mancanza della risoluzione FullHD, ma solo perché immagino che un utente medio possa aspettarselo più per la reale esigenza di avere una risoluzione FullHD.

Soprattutto perché il vetro curvo 2.5D e l’angolo di visione molto ampio ne consentono una piena fruizione, e anche perché il pannello HD consuma meno batteria e ciò ci aiuta ad arrivare fino a fine giornata.

Batteria (voto 8)

Non si tratta certo di batteryphone (tipo Ulefone Power o Oukitel K10000 per intenderci), ma i 2800mAh mi hanno consentito, per tutta la settimana, di arrivare sempre a fine giornata senza avere il pensiero di dover ricaricare al volo.

Per altro, per circa 4-5 ore al giorno il Thor è stato collegato via Bluetooth ad un auricolare, per ascoltare musica con Spotify!

Il risultato pertanto è andato oltre le aspettative.

Durante i primi 2 cicli di ricarica, una volta giunto al 15% la carica è durata pochi minuti e poi il telefono si è spento (cosiddetto battery drain), ma dal terzo ciclo il fenomeno non si è più ripresentato, pertanto penso che far completare correttamente i primi cicli di ricarica sia un’operazione utile.

Ora dal 15% allo 0% la carica dura circa 2h (con wireless e geolocalizzatore attivi), come è possibile vedere dagli screenshot scattati in successione dal 15% fino al 5%, momento in cui lo ho messo in carica:

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Il tempo di ricarica da 0 al 100% dura circa 2h grazie alla quick charge e ciò, unito alla durata di 24h di utilizzo, consentirà quasi a chiunque di utilizzare il Thor senza rischio di “restare a piedi”.

Anche per i tempi di ricarica mi è sembrato utile fare screenshot cadenzati in modo da poter vedere di persona il tempo necessario per la ricarica: Circa 1h e 15′ per il primo 69% e poi altri 50 minuti per l’ultimo 30%.

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Benchmark (voto 7)

Facendo un paragone automobilistico, non abbiamo tra le mani una Ferrari, ma questo già lo sapevamo (altrimenti non avremmo speso 100 euro) ma neanche una Panda.

La sensazione è quella di avere una Golf. I punteggi ottenuti sono in linea con la media del mercato e forse leggermente meglio.

Rispetto alla Golf, però, abbiamo il rapporto qualità/prezzo che mentre nella Golf è abbastanza basso, nel Thor è decisamente alto. Ciò che paghiamo è sicuramente di più di ciò che otterremmo acquistando uno smartphone di altra marca.

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Antutu fa segnare 37806. Il 10% in più dello Xiaomi Redmi 3 e stesso punteggio di Umi Touch. Entrambi molto più costosi del Vernee.

Gli altri rilevatori di benchmark rispecchiano quanto indicato da Antutu.

Gaming (voto 7)

Mi riservo di eseguire una intera sessione di gaming a breve, in modo da poter offrire agli appassionati del settore una panoramica ben più dettagliata e completa su questo aspetto.

Al momento però posso confermare che l’utilizzo di Real Racing e Asphalt8 in contemporanea (scaricati insieme e lanciati in successione, col secondo aperto mentre il primo non è ancora chiuso) offre una esperienza di gioco positiva. Ottimi i dettagli e quasi nulli i lag.

Fonia e ricezione dati (voto 8)

Questo è un altro degli aspetti che, a mio avviso, fanno la differenza tra il Vernee Thor e altri smartphone di fascia bassa.

In primis la ricezione di tutte le frequenze LTE italiane (il che consente di sfruttare la banda 20 e di ricevere pressoché ovunque in 4G anche con Wind), e in seconda analisi (ma non meno importante) la capacità di ricevere segnale costantemente senza mai aver registrato una caduta di tacche e tantomeno di ricezione in chiamata.

La qualità audio in ricezione è veramente buona e anche il microfono invia la nostra voce forte e chiara al nostro interlocutore.

Se volete usare lo smartphone come telefono (lo ripeto sempre anche se non è mai troppo scontato ultimamente: gli smartphone sono prima di tutto telefoni!) il Vernee Thor vi gratificherà pienamente.

Sensori vari (voto 6.5)

Il GPS riceve in tempi rapidi. Al primo avvio – all’interno di un edificio – ha impiegato più di un minuto ad eseguire il fix, ma da quel momento in poi è sempre andato bene.

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Ho percorso quasi 60km tra mare e campagna usando il navigatore e solo una volta ho perso il segnale per pochi secondi. Nel complesso sono più che soddisfatto.

Il sensore di luminosità funziona discretamente ma, cosa più importante, la gestione della luminosità è ottima e consente di leggere il display al buio con luminosità al minimo senza alcuno sfarfallio come – ma questo lo ho già detto – sotto il sole verticale delle 13 sulla spiaggia.

Il sensore di impronte digitali non è certo un punto di forza del Thor: diciamo che fa la sua funzione a condizione che non vi interessi usarla “sempre”. Almeno metà delle volte mi trovo a ultimare i tentativi e dunque a ricorrere alla sequenza, ma tutto sommato non è una funzione che mi interessi più di tanto e quindi non mi pesa.

Anche perché non amo i sensori di impronte sul dorso del telefono (per ergonomia risultano difficilmente utilizzabili) e quindi non lo userei ugualmente, ma non posso non notare che la sua qualità non sia eccezionale.

Recensione Vernee Thor – Conclusioni

La prima domanda che mi faccio sempre per capire se uno smartphone mi ha convinto o deluso è “consiglierei il Vernee Thor al mio migliore amico?”.

La risposta è “SI! Senza ombra di dubbio”. Chiaramente il mio amico dovrebbe sapere che non sta acquistando un Samsung S7 o un IPHONE 6s, ma sono sicuro che sarebbe uno dei migliori investimenti telefonici che potrebbe fare con 100 euro.

Ritengo che il vernee Thor si posizioni come nuovo punto di riferimento per quegli utenti che prima usavano il moto G (o, ovviamente, il moto E).

E’ uno smartphone che vale i soldi che costa e, con ogni probabilità, offre anche di più.

Tra le sue lacune, le 2 che ritengo maggiormente importanti sono:

  • Assenza di led di notifica (questa ammetto che mi pesa molto);
  • Assenza del risveglio con doppio tap (non è una funzione fondamentale, ma una volta che si prende dimestichezza con essa, diventa scomodo doverne fare a meno).

 

Tolte queste 2 lacune, consiglierei il Thor a chiunque voglia spendere 100 euro per uno smartphone.

E’ possibile acquistare Venree Thor nei migliori negozi online cinesi, su eBay e su Amazon con spedizione dall’Italia Amazon Prime.

17 COMMENTI

    • Ciao,
      Quando si acquistano smartphone cinesi, il prezzo varia molto a seconda dello store e del periodo… Per 134 euro penso tu faccia riferimento ad amazon, dove oggi costa un po di più in quanto offre la garanzia prime (tempi, assistenza, restituzione, ecc…).
      Se lo acquisti su gearbest oggi lo paghi (spedizione compresa) 106 euro, mentre domani su geekbuying ci sarà un flashsale a 99 dollari

  1. Complimenti x la recensione… Mi interessano parecchio sia il Thor e sia l’umi Super (che ha il led notifica ma costa 70/80€ in più). Ci sono altri cellulari con il led notifica con prezzo accessibile?

    • Il led lo hanno molti smartphone con prezzo modesto, ma quasi sempre non hanno lo slot SD dedicato.
      Ad avere ambedue sono pochi e tra quelli usciti negli ultimi mesi me ne vengono in mente molto pochi in questa fascia di prezzo

      • Il led lo hanno i xiaomi ma vorrei evitare (nonostante abbia un mi2s) perché sono diventati poco gestibili (sblocco bootloader, ROM stabili e non, quando ho preso il mio mi2s due anni fa le cose erano ben diverse). Quindi rimangono pochi esemplari… l’umi super tra i pochi. Grazie!!!!

        • Corrette le perplessità sui nuovi Xiaomi. Se ti stanno bene display un po piu grandi e non ti preoccupa lo slot SD condiviso con la seconda SIM, tra gli ultimi telefoni provati, sceglierei l’Ulefone Power

  2. Ciao, innanzitutto complimenti per la recensione e in generale per il sito. Ti seguo già da un paio di anni e trovo le tue recensioni sempre molto affidabili. Ti volevo chiedere ma su gearbest quale spedizione hai scelto? Ce ne sono 2 gratuite “Flat Rate Shipping” e “Priority Direct Mail”, quale è senza spese doganali? Non ho acquistato mai su questo sito, anche se è abbastanza famoso e affidabile.

    • Ciao,
      Il Redmi 3 Pro costa di più, ha lo slot SD condiviso con la seconda SIM e non dedicato, ha ROM lollipop e non Marshmallow (anche se immagino prima o poi la upgraderanno), ha bootloader bloccato e quindi è necessario smanettare per inserire la versione italiana.
      A suo favore ha 32gb di memoria e gli aggiornamenti a vita (o quasi) costanti garantiti da xiaomi.
      Personalmente penso che il rapporto qualità/prezzo sia a favore del Thor (anche perché in questi giorni ho visto già un paio di flash sale sotto i 100 euro), ma se preferisci lo xiaomi farai ugualmente un ottimo acquisto

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