Sono passati quasi 2 anni da quando ho ricevuto il primo Jiayu S3 Advanced: uno smartphone che decidemmo di acquistare e recensire in quanto – sul finire del 2014 – si presentava al mondo con una scheda tecnica di tutto rispetto e un prezzo di grande appeal.
Non è certo lo Jiayu S3 ad aver inventato la fascia medio-alta del mercato, ma il suo equilibrio tra specifiche tecniche e prezzo al pubblico lo ha contraddistinto immediatamente come uno dei primi “semi-top di gamma” a costare quanto un medio-basso di gamma, consentendo a chiunque lo abbia acquistato un ottimo affare.
Fin dal primo avvio mi sono innamorato subito di questo smartphone: veloce, fluido, con permessi di root integrati nel firmware nativo, lunga autonomia e – aspetto fondamentale per la riuscita commerciale di uno smartphone – l’immediata nascita di una community che lo ha eletto come smartphone su cui sviluppare una valanga di custom recovery, rom, tips&tricks, ecc….
Riassumendo in breve le caratteristiche che più di altre contraddistinguevano lo Jiayu S3 ricordo (senza bisogno di elencarle tutte):
Display FullHD, processore 64 bit, ben 3 gb di ram, fotocamera Samsung da 13mpx, OTG e batteria da 3100 mAh.
La cosa incredibile è che, a distanza di 2 anni, queste stesse caratteristiche rendono ancora attuale questo smartphone!
Certo, oggi la fascia di mercato a cui si rivolgerebbe potrebbe essere solo quella bassa e non più quella media o tantomeno quella alta, ma è interessante notare come in 2 anni questo device – a differenza di altri – non sia diventato obsoleto.
C’è da aggiungere anche che in questi 2 anni la casa produttrice Jiayu ha fatto in tempo a smettere di produrre l’S3, a fallire, ad essere venduta, a riaprire, a ricominciare a vendere l’S3 e a sostituirlo con 2 varianti (pro e plus) che, seppur rinnovate in alcuni componenti, senza volerlo hanno allungato la vita all’S3.
Fatta questa lunga premessa, veniamo a noi.
Personalmente, da quando ho testato l’S3, ho ricevuto, usato e recensito altre decine di smartphones e ogni volta mi sono disfatto del nuovo arrivato per tornare – a fine recensione – allo Jiayu.
Probabilmente farà sorridere i più, ma pur ricevendo 1 o 2 smartphone al mese (ogni volta appena usciti sul mercato), in tutto questo tempo ho preferito mantenere come smartphone principale un device che ha, ormai, 2 anni!
Come mai? Cosa rende tanto speciale uno smartphone cinese interamente in policarbonato, senza lettore di impronte digitali, senza cromature o vetri curvi e senza garanzia come lo Jiayu S3?
La risposta è composta dalla somma di tante risposte minori, tutte molto semplici:
- innanzi tutto dopo 2 anni qualsiasi smartphone sarebbe senza garanzia e, dunque, dopo questo periodo il fatto di essere un cosiddetto chinafonino non fa più paura neanche a quelle persone che quando acquistano uno smartphone nuovo pretendono una garanzia italiana.
- Accettato il punto 1 e quindi accettato conseguentemente che qualunque problema si presenti, dovremo cavarcela da soli, avere uno smartphone tanto diffuso e tanto amato dalla community di utenti (i forum di utenti dello Jiayu S3 si contano a decine in ogni lingua esistente o quasi…) consente di trovare una infinità di soluzioni per ogni quesito che dovessimo porre.
- Digerito che abbiamo in mano uno smartphone cinese e che saremo in grado di metterlo a posto qualora dovessimo imbatterci in un problema (o quantomeno non ci spaventa provare a farlo), la cosa che più di ogni altra dovrebbe fare la differenza è la stabilità del sistema che ci garantisca un utilizzo sempre in piena efficienza e la sua aggiornabilità, necessaria per non farci invecchiare il terminale tra le mani.
Ecco, proprio su questo ultimo punto ritengo si giochi la partita a favore dello Jiayu S3: la sua stabilità e la contemporanea capacità di essere aggiornato.
Proprio così: mentre tutti i produttori di smartphone (per lo più cinesi) fanno a gara a mettere in commercio telefoni sempre più nuovi e poco ottimizzati, che dopo pochi mesi vengono abbandonati e mai più aggiornati, lo Jiayu S3 va controtendenza e – nonostante la sua età – continua a ricevere aggiornamenti.
In questi 2 anni ho ricevuto smartphones con hardware avanzatissimo ma che fin dal primo avvio mettevano in luce bugs che nell’unico o negli unici 2 o 3 upgrades successivi non sono stati risolti. Dopo questi aggiornamenti quegli smartphones sono condannati a restare così per sempre e invecchiare precocemente.
Stesso destino avrebbe potuto accanirsi sull’S3 che – lo ricordo – alla sua immissione sul mercato, era dotato di Android in versione Kitkat 4.4.4 e, al fallimento Jiayu, aveva ricevuto molti aggiornamenti ma sempre Kitkat. E’ proprio in quel momento che una serie di gruppi di sviluppatori privati ha messo mano ai codici sorgente, facendo nascere innumerevoli firmware: 4.4.4 Kitkat, 5 Lollipop, 6 Marshmallow e addirittura 7 Nougat!
Si, proprio così, mentre la casa madre Jiayu rinasceva diffondendo una versione di Android 5.1 Lollipop, gli sviluppatori privati si sono portati talmente avanti da produrre firmware estremamente affidabili e avanzati.
Su tutte queste rom mi sento di citare:
- la RC5 (Android 5.1.1): rom di produzione tedesca piena di features che, tra le altre, ha introdotto anche la ricarica fast;
- la Xtreme rom (Android 5.1.1): rom di produzione spagnola aggiornata via OTA;
- AICP 11, Paranoid, Cyanogenmod 13 (Android 6): si tratta di 3 rom completamente differenti tra di loro ma sviluppate dal medesimo gruppo di sviluppatori (tedesco) che ha usato la stessa base di partenza e dunque – per quanto diverse – queste rom presentano gli stessi pregi comuni così come i medesimi “piccoli” bachi.
- AOSP (Android 7): questa è una rom nuova ancora in fase di sviluppo che, sebbene sia solo alla terza release beta, è già pienamente fruibile anche in utilizzo quotidiano (io ad oggi, mentre scrivo, la uso ininterrottamente da una settimana).
Non cito volutamente tutte le custom ROM che si possono trovare per lo Jiayu S3 perché ci sarebbe da dilungarsi troppo, ma guardando su needrom, su xda, su moviledualsim o su htcmania si possono trovare decine e decine di rom per qualsiasi gusto (miui, emui, aosp, colorOs, vulcano, ecc…).
Data la recente presentazione di Android 7 Nougat (disponibile a tutt’oggi per pochissimi smartphone e per la maggior parte ancora a scopo di sviluppo), ritengo utile concentrarmi sulla valutazione dello Jiayu S3 con questa versione di Android.
Ciò in quanto, se anche domattina il team che sta sviluppando questa rom dovesse decidere di dedicarsi ad un altro smartphone, lo Jiayu S3 si è comunque garantito un firmware che – pur con qualche difettino – sarebbe attuale per almeno un altro paio di anni.
Lo Jiayu S3 dotato di Android 7 si presenta veloce e reattivo: la sua installazione è semplice ma richiede l’installazione di una custom recovery (vedi articolo Jiayu S3 Advanced: modding, installazione gapps, custom rom, unbrick, recovery).
Una volta che avrete:
- la custom Recovery (al fine di avere una compatibilità totale con Android 6 e 7 consiglio di flashare la TWRP 3.0.2 scaricabile da qui: http://www.mediafire.com/download/062n97ps38h5rf4/S3_h560_TWRP_3.0.2-0+.img);
- potete scaricare la Rom Android 7 (consiglio di fare riferimento all’apposito thread su xda gestito dagli stessi sviluppatori della rom: http://forum.xda-developers.com/jiayu-s3/development/rom-unofficial-aosp-n-jiayu-s3-t3451923). Nel momento in cui scrivo l’ultima release è di ieri 23/09/2016:
- scaricate le GAPPs andando su http://opengapps.org/ : selezionate ARM64, Android 7 e versione nano (potete scaricare qualunque altra versione preferiate in realtà, ma questa è la versione minima che installa tutto ciò che occorre. A telefono acceso potrete poi accedere al Play Store e installare tutto quello che vorrete);
- scaricate il file SuperSu da qui: https://download.chainfire.eu/969/SuperSU/UPDATE-SuperSU-v2.76-20160630161323.zip?retrieve_file=1 (questo file serve per ottenere i diritti di root sul telefono una volta che avrete installato Android 7. La sua installazione non obbligatoria e tantomeno necessaria per il buon funzionamento del telefono, ma solo consigliata per alcune operazioni che – se non sapete cosa siano i diritti di root – difficilmente vi serviranno mai);
- Posizionate la rom e le gapps in una cartella del telefono (o della SD);
- Accedete alla recovery (per chi ancora non lo sapesse, è sufficiente spegnere il telefono e a telefono spento tenere schiacciati contemporaneamente i tasti power e vol+ fino a che non compare un menu a 3 righe. A questo punto lasciare i tasti, cliccare su vol+ per portarvi alla riga più alta delle 3 e cliccare a quel punto su vol-);
- eseguite un nandroid backup (questa operazione non è necessaria per il prosieguo ma è consigliata nel caso in cui non vi trovaste bene con android 7 e voleste tornare alla vostra attuale condizione senza perdere dati, sms, app, foto, ecc…);
- dopo di che fate un wipe “standard” (data e cache, senza bisogno di farne uno avanzato) e, a quel punto,
- potete lanciare l’installazione della rom che avevate scaricato.
- Una volta terminato il processo di installazione NON uscite dalla recovery, ma installate anche le GAPPs.
- Una volta terminato anche il processo di installazione delle GAPPs, se avete scaricato il file SuperSU potete flashare anche quello e a quel punto riavviare il telefono.
- Se invece non avete scaricato il file SuperSU, riavviate direttamente dopo aver installato le GAPPs.
Al primo avvio non fatevi prendere dallo spavento se ricevete continui messaggi di errore dal Google Play Services o dal Google Play Store o da qualche altra app di Google:
una volta che avrete terminato il riavvio dovete infatti andare su:
Impostazioni, poi App, poi su Google Play Services e a quel punto su Autorizzazioni e spuntare tutte le autorizzazioni; dopo di che tornate andate su Impostazioni, App e a quel punto su Google Play Store e nuovamente su Autorizzazioni e ancora attivatele tutte.
A questo punto avete uno smartphone perfettamente aggiornato con alcune peculiarità veramente interessanti tra cui cito ad esempio lo Split Screen: una utilissima funzione che consente di aprire contemporaneamente 2 app dividendo il display: avendo le 2 app aperte è addirittura possibile usare “drag&drop” come se steste utilizzando Windows.
Come si può vedere negli screenshot qui sopra, le dimensioni delle finestre sono modificabili in modo da averne una più piccola e una più grande a proprio piacimento!
Tra le altre interessanti novità di Android 7 c’è il rinnovato menu impostazioni che consente di aprire una tendina sulla sinistra mentre sfogliate le voci con il classico scroll verticale.
Noterete poi che nel menu di spegnimento di Android 7 sono state eliminate tutte le voci a meno di “spegni”: per poter avere nuovamente un menu completo consiglio di installare dal Play Store una app come Quick Reboot.
Altre impostazioni che sono modificate rispetto alle versioni precedenti: se volete attivare il menu “Recenti”, è necessario andare su Impostazioni, poi Buttons, e da lì attivare il comando Recenti, associandolo ad uno testi fisici.
Una volta che avrete attivato il menu Recenti, potete provare la funzione Split-Screen: come?
- Aprite singolarmente le 2 app che volete aprire in contemporanea a schermo;
- Cliccate sul tasto che avete impostato per la funzione “Recenti” (generalmente il tasto Home a lunga pressione);
- Cliccate sulla app che volete tenere nella metà alta dello schermo e spostala in alto fino a che non visualizzerete un riquadro con la scritta “Trascina qui per visualizzare la modalità schermo diviso”;
Vedrete che a quel punto l’app precedente si sarà disposta nella sola metà verticale dello schermo;
- cliccate ora sull’app che volete aprire nella metà bassa e il gioco è fatto!
Gli unici bugs ancora presenti in questa rom (ad ogni releases i bachi vengono dimezzati per cui è probabile che quando leggerete questo articolo, siano già stati eliminati anche questi) sono:
- non funziona l’HDR della fotocamera
- non funziona la registrazione video
- l’app email non prevede account exchange e quindi per poter creare un account exchange (tipico degli indirizzi email lavorativi ad esempio, dovrete installare una app dal Play Store: io uso AquaMail che funziona bene)
- fino alla release precedente il consumo della batteria era molto rapido (3/4 di giornata per un ciclo completo e utilizzo sotto stresss). Avendo installato solo stanotte l’ultima release non ho ancora avuto modo di verificare se i consumi siano stati ottimizzati.
Alla luce di tutto ciò considero che lo Jiayu S3 Advanced sia a tutt’oggi un buon device che può essere addirittura acquistato usato in uno di questi 3 casi:
- Amate fare modding o fate parte di quella tipologia di utenti chiamati smanettoni, che spesso di divertono più a modificare uno smartphone, che ad utilizzarlo per telefonare, scrivere o navigare…
- Cercate un muletto attuale che presumibilmente continuerà ad essere aggiornato ancora per qualche tempo
- Cercate uno smartphone a basso costo che sia stabile (nel qual caso consiglio di installare la RC5 o la AICP 11) senza essere interessati all’apparenza, alle cromature o alle funzioni (che personalmente considero ancora di dubbia utilità come ad esempio il lettore di impronte digitali)
Per scoprire quali sono i migliori smartphone Dual SIM oggi in commercio, ti consiglio di leggere la guida, sempre aggiornata, sui Migliori Smartphone.
Grande Giuseppe!!!!
Grazie. Mi fa piacere ti sia piaciuto l’articolo.
Certo, data l’omonimia, sembra che il commento me lo sia scritto da solo 🙂
Come ti trovi con il Redmi Note 3 Pro?
Io, dopo il Note 3 e il 3 “non Note”, sto testando in questi giorni il Note 4 che, a parte qualche baco di gioventù, mi sta piacendo. Penso che anche il Note 3 Pro sia però un buon terminale, no?
ciao Naufragato come procede con l’ultima relase di Nougat? mi indicheresti il link dove trovare anche l’ultima relase della rc5 con il fast charge?
Grazie e ancora complimenti per l’accuratezza di tutti gli articoli di topdigamma!
ho installato sul mio jiayu s3 a la versione 7.1.2 della M.A.D. e va alla grande. . Sempre grandi soddisfazioni da questo Jiayu s3 a
Incredibile Jiayu s3, uno smartphone uscito nel 2014 con Android 4.4 Kitkat che grazie al team di sviluppatori M.A.D. dovrebbe ricevere anche Android 8.0 Oreo.