Quest’articolo è solo una mia personale riflessione su quello che penso del Superbonus del 110% e più in generale dei vari “bonus” che lo stato Italiano ha concesso in questi ultimi anni.
Probabilmente chi arriva su questa pagina non troverà interessante quello che c’è scritto, ma io scrivo più per me stesso, per far uscire dalla testa i miei pensieri, come se li stessi raccontando a qualcuno. Scrivendoli però ho il vantaggio di aver più tempo per ragionare, per riflettere per documentarmi e quindi alla fine di quest’articolo potrei anche cambiare la mia opinione.
Dove vivo, la mia casa
Io vivo nelle campagne della bassa Romagna, il primo paesino, di 2000 anime, dista a 2,5 km da casa mia. Ho sempre vissuto qui, prima a casa dei miei genitori e poi, grazie sopratutto ai loro sacrifici, sono riuscito a farmi una casa indipendente vicino alla loro.
A qualche metro dalla mia casa passa la tubazione del metano, ma il comune in cui vivo chiede una cifra assurda per l’allacciamento, in totale dovrei spendere oltre 7700 euro se volessi allacciarmi al metano, così ho deciso di usare il GPL, infatti ho un bombolone sotterrato.
Da quando vivo in questa casa, circa dal 2005, ho sempre avuto una caldaia a condensazione, una Viessmann Vitodens 333 WS3A 26,0 kW, con bruciatore modulante MatriX-compact per ridurre le emissioni inquinati, all’epoca poteva considerasi la Ferrari delle caldaie a condensazione e infatti la pagammo un “botto”.
Quando costruemmo la casa, nel 2004, decidemmo anche d’installare un impianto fotovoltaico, all’epoca, nella mia zona, non si vedevano molti impianti fotovoltaici sui tetti delle case. Noi decidemmo d’installare un impianto fotovoltaico integrato da 2,04 kWp su tetto inclinato, la marca era S.E. Project, l’inverter un Fronius.
All’epoca sfruttammo la possibilità di poter accedere ad un finanziamento a fondo perduto pari al 40% del costo dell’impianto.
Purtroppo si trattava di un impianto sottodimensionato, quindi non è che lo abbiamo sfruttato più di tanto, però qualcosa ci ha fatto risparmiare.
Le mie bollette della luce e riscaldamento
Non ho mai avuto bollette troppo alte, specialmente nel periodo 2017 – 2021, periodo durante il quale il mio fornitore è stato Dolomiti Energia, con una tariffa Family Altroconsumo dove il prezzo dell’energia era veramente basso, la bolletta di maggio 2021 è stata di circa 60 euro, con una tariffa monoraria a 0,030 euro (non si tratta di un errore di battitura), mentre ad agosto 2022 in fascia F2 sono arrivato a pagare 0,60 euro/kWh, 20 volte di più, c’è da dire che ho cambiato fornitore, ora sono con Tate. Inoltre pago più in fascia F2 che in fascia F1, perché Tate fornisce energia al 100% da fonti rinnovabili, di sera il fotovoltaico produce meno, e quindi il prezzo dell’energia è più alto. Poi quando ho chiesto perché l’energia in generale costasse così tanto hanno tirato fuori il prezzo del gas, la guerra in Ucrania ecc, ma l’energia che consumo non dovrebbe arrivare da fonti rinnovabili? Qualcosa non mi torna.
Comunque non avrei dovuto cambiare fornitore, ma l’ho fatto perché ad agosto 2021 mi è arrivata, da Dolomiti Energia, una bolletta da 1440 euro. Quindi mi sono fatto prendere dalla rabbia, ho agito d’impulso e ho cambiato fornitore. Non voglio entrare in merito alle indagini dell’antitrust su Dolomiti Energia che ha modificato il contratto a diversi clienti, sinceramente, anche se fossi rimasto con Dolomiti Energia, di questi tempi, non mi sarei neanche aspettato che mi lasciassero una tariffa a 0,020 €/kWh, un aumento l’avrei accettato, certo non fino a 0,60 € /kWh
Riscaldare la nostra casa durante le stagioni più fredde con il GPL ci è sempre costato abbastanza, sicuramente di più di quello che avremmo speso con il mentano. In un anno tra riscaldamento, acqua calda e piano cottura spendiamo circa 2500 euro, oltre 200 euro al mese, impostando la temperatura a 19° di notte e 20° di giorno. La casa in cui vivo è di circa 150 mq, è dotata di riscaldamento a pavimento e ci viviamo in 4, due adulti e due bambini.
Bisogna anche considerare che in campagna ci sono sempre quei 3-4 gradi in meno che in città. Così ci siamo dotati anche di una stufa a legna Scan 85, stufa che fa un bel caldino nelle fredde serate d’inverno, ma che fa anche tanto sporco in casa e poi inquina, insomma ultimamente la usiamo sempre meno.
Chi ha usufruito del Superbonus del 110% l’ha fatto a spese degli altri?
Ma veniamo al tema principale di quest’articolo, il SuperBonus del 110%, io sono tra quelli che ne ha fatto richiesta, appena uscito mi sono subito attivato e ho contattato Stone Pine, un’azienda della mia zona, che ho trovato facendo delle ricerche su Google.
Per me e la mia famiglia, con ancora il bombolone GPL, era una buona occasione per cercare di risparmiare sulla bolletta della luce e quella del gas. Come ho già scritto nell’articolo Superbonus 110 – Il mio impianto fotovoltaico con accumulo e colonnina di ricarica per auto elettriche quest’avventura del 110% non è stata una passeggiata, ma per fortuna la nostra casa era perfettamente in regola, senza alcun abuso edilizio da risanare, e quindi si è potuto procedere fin da subito.
Dopo oltre due anni comunque i lavori sono solo al 30%, abbiamo installato i pannelli fotovoltaici, le batterie d’accumulo e la colonnina per la ricarica dell’auto elettrica, che non ho, ma spero di riuscire ad acquistare.
Attualmente però è ancora tutto spento, sto ancora aspettando da e-Distribuzione il preventivo per l’allacciamento dell’impianto, sono già passati 2 mesi da quando è stata inviata la richiesta, a breve spero che arrivi.
Ero partito con l’idea di fare un impianto fotovoltaico da 8 kWp, ma poi dietro suggerimenti di alcune persone che lavorano in questo settore, sono arrivato a fare un impianto da 19,8 kWp con accumulo da 40,5 kW e con il riscaldamento affidato alla sola pompa di calore da 16 kW, quindi niente caldaia ibrida. Per poter utilizzare la sola pompa di calore ho però dovuto fare un lavoro d’isolamento del tetto con 18 cm di isolante, in questo caso non sono riuscito a sfruttare il 110%, ma solo il 50% per le parti fredde e il 65% per quelle calde. L’isolamento e il rifacimento del tetto poteva rientrare nel super bonus del 110%, ma non sarei stato dentro con i tempi. Se non ci fossero state tutte queste variazioni nelle date di scadenza, mi sarei potuto risparmiare quasi 30000 euro, ma se tutto andrà per il meglio sono convinto che siano stati un buon investimento.
Sicuramente i quasi 20 kWp di fotovoltaico non riuscirò a sfruttarli tutti, specialmente d’estate, però l’energia in eccesso prodotta non andrà sicuramente sprecata perché sarà immessa nella rete elettrica, diminuendo quindi la quota d’energia elettrica che l’Italia sarà costretta a importare. Avendo un tetto che poteva “ospitare” 46 pannelli fotovoltaici da 430 Wp perché non sfruttarlo tutto?
Ovviamente senza il superbonus del 110% non mi sarei potuto permettere tutto questo e probabilmente avrei optato per un impianto di dimensioni da 6 kWp e senza accumulo, perché le batterie costano molto.
Però io non mi sento in colpa per aver fatto quest’impianto, non penso neanche di aver usato i soldi degli altri, e vi spiego il perché.
Io ho 49 anni e da quando ho 20 anni ho sempre pagato le tasse, prima come partita iva e ora come lavoratore dipendente, lo stato mi ha offerto una possibilità di migliorare l’efficienza energetica della mia abitazione, di inquinare meno, perché non avrei dovuto usufruirne?
Quando c’è stato il bonus bicicletta quelli che vivono in città non ne hanno usufruito? Io per esempio non ho potuto usufruirne perché vivo in un comune che ha meno di 20000 abitanti, come se quelli che vivono in piccoli paesi non girassero in bicicletta. Questo è stato un bonus, secondo me, non equo.
Il bonus per l’acquisto di un’automobile? Chi acquista una nuova automobile che cosa fa rifiuta il bonus perché elargito con fondi pubblici?
Se il governo ti da la possibilità di risparmiare sulle tasse non lo fai? Il bonus di 200 euro in busta paga, non l’hai preso?
Pensiamo a quante volte il governo a messo soldi dei contribuenti pre risanare aziende italiane in forte crisi.
Pensiamo a chi vive in città può usufruire dei mezzi pubblici, io in campagna non ho mezzi pubblici, sono praticamente costretto ad avere 2 auto, pur lavorando da casa. Una la usa mia moglie per andare a lavorare e l’altra serve a me perché per qualsiasi cosa debba fare ho bisogno di spostarmi di almeno 3 km e farli in bici non sempre è possibile. Però appena i miei bimbi cresceranno un po’ sicuramente valuterò l’idea di tenere solo un’auto.
Pensiamo ancora a chi vive in città, in questi ultimi anni ha potuto usufruire della banda larga e ora della banda ultralarga pagando quanto pago io per aver appena 30 Mbps (teorici), anzi pagando meno. Se penso poi quando avevo l’ADSL di Telecom / TIM pagavo cifre assurde per andare a 3 Mbps al massimo. Ora mi chiedo perché io devo pagare di più rispetto a chi vive in città e navigare molto più lentamente di loro?
A questo punto una domanda sorge spontanea, ma perché invece di lamentarmi tanto non vado a vivere in città? Chi me l’ho impedisce? Nessuno me lo impedisce, ma proviamo a pensare se tutti quelli nelle mie condizioni andassero a vivere in città, cosa succederebbe?
Io credo che invece si dovrebbe fare il contrario, incentivare i giovani ad andarsene dalle città, tornare alle campagne, dove vivo io ci sono tantissimi casolari abbandonati che se venissero ristrutturati o ricostruiti sarebbero bellissimi. Pensate ad una coppia alla quale lo stato da la possibilità di ristrutturare uno di questi casolari, con l’istallazione di un impianto fotovoltaico con accumulo in modo da essere praticamente indipendenti dalla rete e con anche l’incentivo per l’acquisto di un’auto elettrica? Ovvio che che bisogna fare le cose per bene, l’incentivo per l’acquisto dell’auto dev’essere solo per quelle elettriche e fino ad un certo importo. Nella casa che ristrutturi con i finanziamenti pubblici devi andarci a vivere, avere la residenza e non la puoi vendere per almeno 15 anni.
Come usare i soldi pubblici lo decidono i politici che stanno al governo grazie al nostro voto, se non ci va bene come ,chi è al potere, spende i soldi pubblici, alle prossime votazioni potremo sempre dare il nostro voto ad altre forze politiche.
Sicuramente il superbonus del 110% poteva essere studiato meglio, rendere l’accesso al bonus meno complicato, in modo che il maggior numero di persone potesse sfruttarlo, e magari fare più controlli, questi non devono mai mancare e nel caso di frodi dare pene esemplari. Bisogna fare capire che chi prova a frodare lo stato non la passerà mai liscia. Inoltre bisogna impedire che le aziende, con la scusa che il lavoro è quasi gratuito per l’utente finale, eseguano lavori fatti male, aumentino i prezzi dei prodotti a dismisura ecc. Loro alla fine cedono i crediti a finanziare e alle banche e ricevono soldi veri, soldi che lo stato a dato a noi contribuenti sotto forma di crediti fiscali.
Comunque una parte dei soldi che spero di risparmiare con questo impianto potranno andare nel pagamento della rata di una macchina elettrica e andando a ridurre la quota d’inquinamento che produco, altri li userò per andare una volta in più al ristorante ecc. Alla fine in un modo o nell’altro verranno comunque ridistribuiti, non andranno sicuramente ad aumentare il mio conto in banca.
In conclusione io non credo proprio di aver “usato i soldi degli altri”, anzi per la prima volta nella mia vita ho pensato: “finalmente anche uno come me, che vive in mezzo alla campagna, non si è sentito un Italiano di serie b e ha potuto usufruire di incentivi messi a disposizione dal governo”.
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