Superbonus 110% allacciamento impianto fotovoltaico installazione pompa di calore Daikin e problemi vari

Superbonus 110% Pompa di calore Daikin

Superbonus 110%: il mio impianto fotovoltaico, le batterie Tesla e la pompa di calore Daikin

Il Superbonus 110% è stata una grande opportunità per migliorare l’efficienza energetica delle nostre case e ridurre l’impatto ambientale.  Sicuramente, dal mondo politico, non è stato gestito nel modo migliore, ma questo non vale solo per il superbonus del 110%,  basta vedere quello che stanno facendo ora con la transazione energetica, ma forse stanno facendo del loro meglio per poter accontentare un po’ tutti.

In questo articolo, condividerò la mia esperienza con l’allacciamento dell’impianto fotovoltaico da 19,8kW, l’utilizzo delle batterie Tesla e l’installazione della pompa di calore Daikin. Ho già scritto altri articoli sulla mia avventura con il Superbonus del 110%, in particolare la prima parte, l’istallazione dell’impianto fotovoltaico, batterie tesla e colonnina di ricarica per l’auto elettrica, che non ho, la potete leggere in questo articolo: Superbonus 110 – Il mio impianto fotovoltaico con accumulo e colonnina di ricarica per auto elettriche.

Installazione della pompa di calore Daikin

La pompa di calore installata nella mia abitazione è composta da un modulo esterno Daikin EPGA16DAV37 e un modulo interno EAVH16S23DJ6V7. Inoltre, è stata installata una sonda esterna e un termostato ambiente, Daikin Madoka, per il controllo della temperatura e la correzione delle curve preimpostate.

Pompa di calore Daikin EPGA16DAV37

Le pompe di calore Daikin sono conosciute per la loro efficienza energetica e prestazioni elevate. Il modello EPGA16DAV37 è un’unità esterna che fa parte della gamma Altherma di Daikin, mentre l’unità interna EAVH16S23DJ6V7 è un modulo idronico progettato per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, con un serbatoio da 230 litri

Daikin modulo interno EAVH16S23DJ6V7
Daikin modulo interno EAVH16S23DJ6V7

La pompa di calore Daikin è stata installata il 6 marzo da Azzar Impianti di Faenza provincia di Ravenna. L’installazione dell’unità esterna ed interna ha richiesto 2 giorni di lavoro. Tuttavia, il primo avviamento della pompa di calore è avvenuto il 24 marzo, quindi sono stato senza riscaldamento circa 18 giorni, per fortuna non è stato freddo.

Lavori idrauilici unità interna Daikin
installazione poma di calore Daikin Superbonus 110%

Acquisto dello scaldabagno elettrico Ariston

Per avere l’acqua calda in questi 18 giorni, ho optato lo scaldabagno elettrico Ariston 3100353 Andris LUX ECO 30/15 da 30 litri, devo dire che mi sono trovato abbastanza bene, il suo dovere lo fa. Potete trovare maggiori informazioni su questo prodotto su: Amazon.

Allacciamento dell’impianto fotovoltaico e problemi per mancanza del meter

L’allacciamento del mio impianto fotovoltaico alla rete elettrica di e-Distribuzione è avvenuto venerdì 17 marzo. Purtroppo, la ditta Stone Pine non ha avvisato la ditta che si è occupata dell’installazione dell’impianto fotovoltaico, Alpi Marco di Faenza, che era necessario installare un meter per limitare l’immissione in rete a 3kW, come richiesto da e-Distribuzione. Il meter è un dispositivo che misura e limita la quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico che viene immessa nella rete elettrica.

A causa della mancata installazione del meter, l’uscita dall’inverter Fronius Symo è stata limitata a 3,4kW, il che significa che, nonostante il mio impianto fotovoltaico sia da 19,8kW, posso sfruttare solo 3,4kW di energia, anche nelle giornate di pieno sole. Attualmente, sono in attesa dell’installazione del meter, ma Stone Pine l’ha ordinato solo il 17 marzo e non so quanto tempo passerà prima che arrivi. Questi purtroppo sono problemi che sorgono per l’eccessivo lavoro che hanno in questo periodo di scadenze, ricordo che il Superbonus per le villette unifamiliari dovrebbe terminare il 31 marzo 2023, a meno che non vengano fatte ulteriori proroghe. In questo periodo si parla di prorogare il termine al 30 giugno o addirittura al 30 settembre 2023.

Avere un impianto da 19,8kW ma poter immettere in rete solo 3kW non ha molto senso. Se avessi saputo prima di questa limitazione, non avrei optato per un impianto così grande. La mia idea era di sfruttare tutta la superficie del tetto esposta a sud per produrre energia rinnovabile e immetterla in rete, beneficiando del Superbonus 110% e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Se avessi saputo prima di questo limite non avrei installato un impianto di queste dimensioni, dato che comporta maggiori costi di manutenzione, che ho dovuto alleggerire il tetto sostituendo i coppi con le con tegole portoghesi, che l’assicurazione è più costosa ecc. Sarebbe opportuno che e-Distribuzione potenziasse la rete, permettendomi di immettere in rete tutta l’energia non consumata, visto anche che l’impianto è stato fatto con il Superbonus del 110%.

Problemi e soluzioni con le batterie Tesla

Dopo l’attivazione dell’impianto fotovoltaico, ho riscontrato un problema con le batterie Tesla: non scaricavano energia verso casa a causa di un’impedenza alta nella rete del distributore. Ho segnalato il problema a Stone Pine, e i loro ingegneri hanno confermato la causa: il malfunzionamento delle batterie Tesla è dovuto all’alta impedenza della rete del distributore. Dopo aver caricato un software specifico, le batterie hanno iniziato a funzionare correttamente nel giro di 24 ore. Devo ringraziare anche gli utenti del gruppo Facebook Impianti Fotovoltaici con Accumulo, in particolare Luca che mi ha spiegato in modo dettagliato qual era il problema e come risolverlo.

Tuttavia, da quando mi hanno avviato la pompa di calore, ho riscontrato altri problemi di funzionamento con le batterie Tesla in due occasioni specifiche:

Una mattina, mentre la pompa di calore stava riscaldando l’acqua sanitaria, le batterie Tesla hanno segnalato un blackout. Ho controllato l’inverter Fronius, ed era spentos nonostante fossero le 08:30 del mattino di una giornata di sole. Dopo qualche minuto, ho notato una spia rosa lampeggiante nel Fronius, e l’inverter si è riacceso.

Di sera dopo una serie di docce, ho monitorato il consumo energetico della casa e ho notato che stava raggiungendo i 3,8 kW. In quel momento, l’applicazione Tesla ha segnalato un blackout e indicava che stava fornendo energia alla casa. Tuttavia, ho controllato il contatore di prelievo e segnava circa 4kW di prelievo istantaneo. Dopo qualche minuto, ho ricontrollato l’applicazione Tesla e, nonostante le batterie fossero ancora al 96%, non scaricavano energia e c’erano 1,6 kW di prelievo dalla rete.

Sembra che ci sia un malfunzionamento quando l’assorbimento di energia supera un certo valore, ho già fatto la segnalazione a Stone Pine, sono in attesa di una risposta.

Riassunto delle delle principali tappe del mio percorso con il Superbonus del 110%

  1. Maggio 2020: Primo contatto con Stone Pine.
  2. 10 giugno 2020: Pagamento di 250 euro a Stone Pine per lo “Studio di fattibilità preliminare per l’ottenimento dei benefici derivanti dal Superbonus 110%”.
  3. Settembre 2021: Esito positivo dello studio di fattibilità energetica.
  4. Gennaio 2022: Contatto con l’azienda Il Tetto S.r.l.
  5. 20 luglio 2022: Inizio lavori al tetto da parte de Il Tetto S.r.l. per l’isolamento del tetto, in caso contrario non avrei potuto mettere la sola pompa di calore, ma mi sarei dovuto affidare ad una soluzione ibrida. Lavori fatti con il 50% e il 65% di ecobonus
  6. 20 agosto 2022: Fine lavori al tetto da parte de Il Tetto S.r.l.
  7. 29 agosto 2022: La ditta Alpi Marco termina l’installazione dei pannelli fotovoltaici, batterie Tesla e colonnina di ricarica per l’auto elettrica.
  8. Settembre 2022: Invio della pratica per la richiesta di preventivo per l’allacciamento a e-Distribuzione da parte di Stone Pine.
  9. 30 settembre 2022: e-Distribuzione avvisa Stone Pine che la pratica deve essere ripresentata limitando la potenza di immissione a 3 kW.
  10. Dicembre 2022: e-Distribuzione ricontatta Stone Pine riguardo al mancato invio della nuova pratica, forse in seguito alle numerose telefonate fatte dal sottoscritto.
  11. 6 marzo 2023: Installazione della pompa di calore Daikin da parte di Azzar Impianti.
  12. 17 marzo 2023: Allacciamento dell’impianto fotovoltaico da parte di e-Distribuzione.
  13. 24 marzo 2023: Primo avviamento della pompa di calore Daikin.

Ad oggi, sabato 01 aprile 2023, i lavori non sono ancora conclusi, manca l’installazione del meter e la risoluzione dei problemi che ho con le batterie Tesla.

Piani futuri: sostituzione del piano cottura a gas con uno a induzione

Spero che vengano presto a installare il meter, perché la pompa di calore consuma molta energia elettrica. Anche se stiamo andando verso la stagione calda, ho in programma di sostituire il piano cottura a gas con uno a induzione. I piani a induzione offrono numerosi vantaggi rispetto ai piani cottura a gas, tra cui una maggiore efficienza energetica, una migliore regolazione del calore e una pulizia più semplice.

In conclusione, l’esperienza del Superbonus del 110% è stata lunga e travagliata e non è ancora finita. Ci sono stati diversi intoppi e ritardi lungo il percorso, dall’approvazione della pratica per ottenere il bonus, alla pianificazione dei lavori, fino alla loro esecuzione. Tuttavia, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino, alla fine l’obiettivo è stato “quasi” raggiunto: la mia abitazione ora è dotata di un impianto fotovoltaico, batterie di accumulo, un nuovo tetto con un’alta coibentazione termica e una pompa di calore per il riscaldamento.

Inoltre, l’esperienza mi ha fatto capire quanto sia importante scegliere con cura le aziende con cui lavorare, poiché alcuni dei problemi incontrati sono stati causati da errori o inadempienze di queste aziende.

Sono comunque grato per il supporto di Stone Pine e di tutte le altre aziende coinvolte, che hanno lavorato duramente per completare il progetto, e ora posso godere dei benefici energetici e ambientali dell’investimento. Sono sicuro che in un periodo “normale”, ovvero senza Superbonus, tutti questi ritardi non ci sarebbero stati, tuttavia la colpa non è solo delle aziende che hanno accettato troppi lavori, ma anche dei vari governi che hanno fatto di tutto per rendere le procedure più complicate.

Dato che il mio impianto è attivo da poco tempo e non funziona ancora bene al 100%, non ho ancora beneficiato dei vantaggi che dovrebbero derivarne, ma alla domanda: se dovessi tornare indietro rifaresti tutto questo?
Risponderei comunque SI, non è stato facile, ho passato notti insonni e il mio livello di stress in questi anni è sicuramente aumentato. Spero ne sia valsa la pena, ma solo con il tempo lo scoprirò.
Alla fine mi ritengo più fortunato di molti altri per aver scelto aziende serie, che in un modo o nell’altro sono riuscite a terminare i lavori iniziati e farli “a regola d’arte” o quasi.

Scriverò altri articoli per raccontare come va la vita con la “casa elettrica”, nella speranza di riuscire, un giorno, ad acquistare un’auto elettrica.

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